adidas nmd city sock adidas nmd city sock adidas nmd city sock gum pack release date info adidas NMD R1 Trail adidas nmd city sock gum soles adidas nmd city sock gum pack adidas nmd city sock nmd city sock primeknit core blacklush blue adidas nmd city sock black gum where to buy adidas nmd city sock winter wool adidas nmd city sock primeknit s79150 core black adidas nmd city sock core black adidas nmd primeknit city sock black adidas nmd city sock core black lush blue release date adidas NMD R1 PK adidas nmd chukka receives og colorway NMD City Sock PK adidas nmd chukka 2 adidas NMD R1 Triple Black comparing og adidas nmd r1 nmd chukka

In questo numero

I cortometraggi di Michelangelo Antonioni

lunedì 1 Ottobre, 2012 | di Lapo Gresleri
I cortometraggi di Michelangelo Antonioni
Festival
0

Omaggio a Michelangelo Antonioni nel centenario della nascita, Cineteca di Bologna, dal 27 settembre

Sola umanità
In occasione del centenario dalla nascita di Michelangelo Antonioni, la Cineteca di Bologna e il Comune di Ferrara rendono omaggio all’autore ferrarese – a partire da settembre – con una retrospettiva, una monografia curata da Carlo di Carlo e una mostra di prossima apertura a Palazzo dei Diamanti a cura di Dominique Paini dedicata al rapporto tra Antonioni, pittura e fotografia.

Nella serata inaugurale della rassegna bolognese sono stati presentati i primi rari cortometraggi del regista, esperimenti linguistico-visivi in cui il cineasta dimostra già le sue doti autoriali e i primi abbozzi di uno stile che, di lì a poco, si sarebbe concretizzato nel suo cinema. Osservando questi lavori non è possibile non scorgervi tratti neorealisti nella rappresentazione schietta e diretta dell’ambiente e della quotidianità della Gente del Po (girato nel 1943 a pochi metri dal set di Ossessione di Visconti, anticipatore della corrente cinematografica più influente del secondo dopoguerra) e di quella ai “margini” della città di N.U. (1948) con uno sguardo ai particolari e ai dettagli, rintracciabili nelle brevi divagazioni visive dei suoi film successivi. Con L’amorosa menzogna (1949) Antonioni anticipa la riflessione sulla “falsità” dello spettacolo in rapporto alla realtà della vita ripresa ne La signora senza camelie, spostando l’ambientazione dal mondo prettamente proletario del fotoromanzo a quello borghese del cinema. Lo stesso argomento è affrontato in Superstizione (1949), ma in maniera più ampia e articolata. Qui il regista viene a mettere sotto analisi le arcaiche credenze superstiziose radicate nel tessuto di una dimensione culturale ancora arretrata come quella meridionale della fine degli anni Quaranta: “il rito come difesa (…) rimane tutto in superficie, e suona falso. Ma forse c’è qualcosa di più (…): il senso delle cose caricate di significati ulteriori per un’abitudine inveterata al simbolo” (Giorgio Tinazzi), base appunto di quel simbolismo che sarà costante stilistica del cinema più maturo del regista, come ad esempio in Zabriskie Point. Vertigine e La villa dei mostri (entrambi del 1950), restano lavori secondari. Il primo, frammento recuperato da La funivia del Falaria, consiste in una ripresa dalla cabina dell’impianto in movimento, mentre il secondo è un breve documentario – caratterizzato da un commento umoristico non certo punto di forza della produzione antonioniana – sulla città e il parco di Bomarzo, interessante per la rappresentazione dello spazio e dell’architettura ivi collocata da cui già emerge l’influenza di De Chirico maggiormente riscontrabile ne L’avventura o Il deserto rosso. Noto/Mandorli/Vulcano/Stromboli/Carnevale è invece del 1992. Qui il registro è completamente diverso. La macchina da presa si muove come uno spettro attorno ai suoi soggetti, rendendone un’immagine straniante e inquietante, carica di un tocco quasi espressionista nella rappresentazione dei paesaggi rintracciabile, ad esempio, nella raffigurazione della nebbiosa Ferrara di Al di là delle nuvole. Risulta evidente che questi cortometraggi non possono essere definiti veri e propri documentari. Come nei film di Robert Flaherty, anche qui molte scene sono chiaramente ricostruite ad hoc. Ma l’intento del regista non è tanto la ricerca antropologico-scientifica, quanto piuttosto un’indagine socio-culturale su un’Italia in mutazione e con essa la sua popolazione, indagine che proseguirà poi in tutta l’opera dell’autore, incentrata sull’Uomo, sui suoi limiti, contraddizioni e crisi interiori, segni del suo fallimento come “essere sociale”, emblema di una nuova epoca di cui Antonioni si è dimostrato sempre acuto osservatore e testimone.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

adidas yeezy boost 350 turtle dove transcends sneakers adidas yeezy 350 boost turtle dove restock re release adidas yeezy 350 boost black release date yeezy 350 boost low yeezy boost 350 pirate black yeezy boost 350 low adidas yeezy boost 350 v2 black white yeezy boost 350 moonrock adidas yeezy 350 boost moonrock release date moonrock yeezy 350 boost legit real fake on foot look adidas yeezy boost 350 oxford tan adidas yeezy boost 350 v2 zebra another look adidas yeezy boost 350 oxford tan even more images yeezy 350 moonrock release date adidas yeezy 350 boost black adidas yeezy 350 boost low heres where you can cop the black adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost 10 reasons why the adidas yeezy 350 boost will sell out instantly