adidas nmd city sock adidas nmd city sock adidas nmd city sock gum pack release date info adidas NMD R1 Trail adidas nmd city sock gum soles adidas nmd city sock gum pack adidas nmd city sock nmd city sock primeknit core blacklush blue adidas nmd city sock black gum where to buy adidas nmd city sock winter wool adidas nmd city sock primeknit s79150 core black adidas nmd city sock core black adidas nmd primeknit city sock black adidas nmd city sock core black lush blue release date adidas NMD R1 PK adidas nmd chukka receives og colorway NMD City Sock PK adidas nmd chukka 2 adidas NMD R1 Triple Black comparing og adidas nmd r1 nmd chukka

In questo numero

A Touch of Sin

sabato 22 Giugno, 2013 | di Nicola Peirano
A Touch of Sin
In sala
0
Voto autore:

ANTEPRIMA
Sindrome cinese
A sette anni di distanza dal Leone d’oro con Still Life, Jia Zhangke torna al successo sul palco di Cannes con A Touch of a Sin, premiato per la miglior sceneggiatura. È passato del tempo ed è mutata l’esigenza espressiva rispetto a un realismo più contemplativo: si avverte oramai, senza dover leggere tra le righe dei quattro episodi in cui si suddivide il film, l’urgenza di un impegno a dichiarare che qualcosa sta succedendo, veramente.

Ogni segmento narrativo, unito agli altri da incontri pressoché invisibili tra i protagonisti, è esemplare del disagio sociale e culturale vissuto dalla Cina contemporanea, un connubio malfermo di comunismo e capitalismomediacritica_a_touch_of_sin (con)fusi insieme in un paradosso storico che sembra covare i germi peggiori di entrambe le ideologie. In mezzo a un collettivismo annacquato dalle profferte di un’economia di mercato altrettanto barbara, la “colpa” del titolo è organica alla società, e innerva sino alle fondamenta gli spersonalizzanti ecomostri dai nomi evocativi di ricchezza materiale e povertà di spirito. “Benvenuti a L’Età dell’Oro”, recitano i giovani nel bordello: a voler creare il paradiso in Terra, lo si trasforma in un inferno. Alienati rispetto alle tradizioni proprie e altrui, chiusi in un silenzio ermetico e scollegati per la distanza tra le province, i quattro protagonisti, tutti di umili origini, sono attraversati da una violenza sottocutanea il cui avanzare in superficie viene letto a livello epidermico dalla cinepresa, registrando in anticipo i segnali di un’esplosione. Quando Jia Zhangke non trattiene la mano, lo perdiamo. Il primo episodio è il più viziato dalla voglia di lanciare messaggi, e nella fretta la tesi giunge scoperta prima dell’immagine, inzuppata di sangue fino alla caricatura tarantiniana come se queste ferite non facessero davvero male. Nell’ultimo prevale invece la parsimonia, e il malessere deflagra internamente con un suicidio di una banalità estrema, potentissimo. Ma capiamo anche l’impazienza della denuncia. Nel millennio in cui si consumerà inevitabilmente e imprevedibilmente il rapporto tra noi e loro, A Touch of a Sin riguarda anche gli occidentali: il gigante asiatico farà i conti con se stesso, e noi con lui.

A Touch of a Sin [Tian zhu ding, Cina 2013] REGIA Jia Zhangke.
CAST Wu Jiang, Vivien Li, Tao Zhao, Baoquiang Wang.
SCENEGGIATURA Jia Zhangke. FOTOGRAFIA Nelson Yu Lik-wai. MUSICHE Giong Lim.
Drammatico, durata 135 minuti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

adidas yeezy boost 350 turtle dove transcends sneakers adidas yeezy 350 boost turtle dove restock re release adidas yeezy 350 boost black release date yeezy 350 boost low yeezy boost 350 pirate black yeezy boost 350 low adidas yeezy boost 350 v2 black white yeezy boost 350 moonrock adidas yeezy 350 boost moonrock release date moonrock yeezy 350 boost legit real fake on foot look adidas yeezy boost 350 oxford tan adidas yeezy boost 350 v2 zebra another look adidas yeezy boost 350 oxford tan even more images yeezy 350 moonrock release date adidas yeezy 350 boost black adidas yeezy 350 boost low heres where you can cop the black adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost 10 reasons why the adidas yeezy 350 boost will sell out instantly