adidas nmd city sock adidas nmd city sock adidas nmd city sock gum pack release date info adidas NMD R1 Trail adidas nmd city sock gum soles adidas nmd city sock gum pack adidas nmd city sock nmd city sock primeknit core blacklush blue adidas nmd city sock black gum where to buy adidas nmd city sock winter wool adidas nmd city sock primeknit s79150 core black adidas nmd city sock core black adidas nmd primeknit city sock black adidas nmd city sock core black lush blue release date adidas NMD R1 PK adidas nmd chukka receives og colorway NMD City Sock PK adidas nmd chukka 2 adidas NMD R1 Triple Black comparing og adidas nmd r1 nmd chukka

In questo numero

Fotogrammi da Cannes

mercoledì 28 Maggio, 2014 | di Caterina Rossi
Fotogrammi da Cannes
Editoriale
0

Raccontare sguardi e storie attraverso fotogrammi in movimento. Questo è ciò che fa il cinema. E spesso a rimanere impressi nella memoria dopo l’immersione bulimica in un festival sono proprio una serie di frames, nitidi e lucidissimi oppure sbiaditi e destinati all’oblio.

Anche della 67a edizione del Festival di Cannes restano alcune immagini, che valgono un intero film o contribuiscono a farlo dimenticare in pochi attimi. Si scordano rapidamente le espressioni insofferenti della principessa triste in Grace di Monaco (Olivier Dahan), in apertura del festival. È troppo ingombrante l’effigie divistica (contemporanea) di Nicole Kidman per confrontarsi con quella (passata) altrettanto grande di Grace Kelly. Nonostante la Palma d’Oro, sono pochi i fotogrammi memorabili di Winter Sleep (Nuri Bilge Ceylan); le parole saturano le immagini, sovrastandole.mediacritica_fotogrammi da Cannes Il dialogo, il racconto, pesa pericolosamente più di qualsiasi figura da ricordare. Impossibile, al contrario, cancellare il fuoco che irrompe nelle architetture precise di Maps to the Stars (David Cronenberg), ripulendo e purificando i fantasmi hollywoodiani rintanati in una “nuova carne” tutta interiore, prossima all’estinzione per autocombustione. Quando i valori compositivi diventano etica dell’immagine cinematografica, i frames si fanno indelebili: così accade per i tableaux vivants del film biografico Amour Fou (Jessica Hausner), dove i pochi punti mobili dell’inquadratura aprono varchi percettivi, in interazione con la durata e con il tempo che scivola ineluttabile verso la fine dei giorni di Von Kleist. Il vuoto e l’equilibrio lì sono una dottrina, mentre nel film di Mike Leigh è il pieno a dominare e a tratteggiare la vita di Mr. Turner. Entrando e uscendo dalla vita dell’artista, si entra ed esce continuamente da inquadrature materiche, quadri cinematografici dove la forma perde i propri confini come accade nella pittura di Turner. Indelebile è anche il gesto di Viggo Mortensen in Jauja (Lisandro Alonso), intento a scrutare con un cannocchiale i territori inospitali della Patagonia alla ricerca di una terra dell’abbondanza, ai limiti di una zona già stata tarkovskiana: l’astrazione del paesaggio e dei personaggi sono alle basi del rigore di un film in cui l’ambiente ingloba l’umano, assimilandolo. Le meraviglie (Alice Rohrwacher) traccia un’indagine delicata sull’adolescenza, sintetizzabile nel primo piano di Gelsomina, signorina delle api, con gli insetti nascosti per gioco imprudentemente in bocca. Anche per Xavier Dolan, rivelazione della competizione con Mommy, l’adolescenza del protagonista Steve è problematica ma vitale. Il giovane canadese (classe 1989), lavora in maniera intelligente sul linguaggio cinematografico e intrappola i personaggi entro inquadrature ristrette, senz’aria, in formato 1:1, lavorando sulla definizione cromatica di ogni dettaglio. Ecco allora riemergere il fotogramma che vale forse l’intero festival: Steve che posa la mano sulla bocca della madre e bacia allo stesso tempo la propria mano, con avidità. Composizione e narrazione s’incontrano in un frame in grado di raccontare e di illustrare un immaginario contemporaneo e autoriale.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

adidas yeezy boost 350 turtle dove transcends sneakers adidas yeezy 350 boost turtle dove restock re release adidas yeezy 350 boost black release date yeezy 350 boost low yeezy boost 350 pirate black yeezy boost 350 low adidas yeezy boost 350 v2 black white yeezy boost 350 moonrock adidas yeezy 350 boost moonrock release date moonrock yeezy 350 boost legit real fake on foot look adidas yeezy boost 350 oxford tan adidas yeezy boost 350 v2 zebra another look adidas yeezy boost 350 oxford tan even more images yeezy 350 moonrock release date adidas yeezy 350 boost black adidas yeezy 350 boost low heres where you can cop the black adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost 10 reasons why the adidas yeezy 350 boost will sell out instantly