Ancora vivi
Un paesaggio innevato, una città prima dell’alba, un’altalena vuota. Anzi due; parallele oscillazioni di nulla. E poi lo scorrere del tempo di un uomo e di una donna di spalle. Affacciati su orizzonti diversi, deserti in entrambi i casi.
Desktop, l’ultimo cortometraggio di Michele Pastrello, inizia con un senso di attesa: è l’alba di un succedersi di gesti solitari, di un’istintiva ricerca di calore, in un inconscio tentativo di accudirsi. “Still alive” dicono i giorni del calendario, impietosamente uguali a se stessi, differenti solo per la data. Che qualcosa stia per accadere, nello scivolare di queste due esistenze, ce lo suggeriscono tutti gli elementi: dalla didascalia iniziale all’incalzare del montaggio alternato, fino alla musica in crescendo che scandisce l’azione. Ma non sapremo davvero che cosa se non nell’emblematico finale. Meno di quattro minuti in cui il regista veneto condensa una nuova analisi del vivere contemporaneo, scandagliando i volti della solitudine attraverso le performance di Stefano Negrelli e Viviana Leoni. Una solitudine paradossalmente condivisa, che è condizione interiore e prospettiva sul mondo, indipendente dal contesto ambientale, riconoscibile in atteggiamenti identici pur nella lontananza delle manifestazioni. Nella filmografia di Pastrello, che spazia dall’horror “ecologico” di 32 alla paranoia omofobica denunciata in Ultracorpo, fino all’allegoria tagliente della crisi in InHuman Resources, Desktop si inserisce come ulteriore sguardo, rigorosamente atipico, sui sintomi che attraversano il tessuto sociale. La brevità del corto non gli preclude una struttura articolata, forte della maturità stilistica raggiunta dalla forma. La giustapposizione di due mondi paralleli si estrinseca nella selezione di dettagli salienti, frammenti pregni di significato dietro l’apparente ordinarietà. Un’estetica che si spoglia del fardello di vincoli e orpelli narrativi per lasciare emergere l’essenza asciutta delle sensazioni. Disponibile in streaming a partire dal 7 Luglio, Desktop è un flusso di istantanee di coscienze, orchestrato con precisione chirurgica, pronto a scorrere inesorabile verso un epilogo che epilogo non è. A ricordarci, come il Coelho citato all’inizio, che “Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime prim’ancora che i corpi si vedano”.
Desktop [Italia 2014] REGIA Michele Pastrello.
CAST Stefano Negrelli, Viviana Leoni.
SCENEGGIATURA Michele Pastrello. FOTOGRAFIA Mattia Gri, Daniele Serio.
Drammatico, durata 4 minuti.