SPECIALE JOHN LE CARRÉ
“La cospirazione è globale”
Kenya. Tessa, attivista che indaga sulle sperimentazioni illegali da parte di alcune aziende farmaceutiche, viene brutalmente uccisa in circostanze misteriose. Alla notizia della morte della moglie, il diplomatico britannico di stanza in Africa Justin Quayle vede crollare tutte le proprie certezze e decide di indagare sul sospettoso omicidio.
Che lo scrittore John le Carré sia stato un membro del Secret Intelligence Service lo si capisce anche da una delle sue opere letterarie più riuscite, The Constant Gardener. Anche nel romanzo del 2001 il protagonista, per passione anche giardiniere, si imbatte in una – ça va sans dire – enorme cospirazione: l’indagine riguarda un farmaco che dovrebbe curare la tubercolosi e che viene sperimentato da parte della multinazionale farmaceutica KDH su innocenti e impotenti civili africani. Il fatto parrebbe liberamente ispirato a un contenzioso legale che ha visto coinvolta l’azienda Pfizer, portato sotto i riflettori grazie ad un’inchiesta del Washington Post. Nel 2005 l’opera viene trasposta al cinema con il medesimo titolo – con in aggiunta il lapalissiano occhiello italiano La cospirazione – dal regista brasiliano Fernando Meirelles (che successivamente riscuoterà ancora maggior successo con Blindness – Cecità, anch’esso tratto da un romanzo), al quale prestano la propria interpretazione i due discreti e “umili” talenti Ralph Fiennes (Justin) e Rachel Weisz (che interpreta una Tessa da Oscar). Alla vista del corpo martoriato della moglie, il protagonista – rimasto all’oscuro di tutto – non può non chiedersi: la conoscevo davvero? Il cineasta sceglie di affrontare le delicate tematiche tramite un approccio persino documentaristico: camera a spalla, sguardo in macchina, soggettive, splendide riprese dei luoghi e della popolazione locale. La scelta narrativa viene sviluppata attraverso due storie parallele: il flashback dell’innamoramento della coppia, rivisto con sofferenza dall’uomo, e gli sviluppi sull’indagine. Se queste ultime appaiono a tratti poco amalgamate e un po’ confusionarie, l’effetto stilistico risulta invece ben riuscito, regalando un clima (e un climax) di tensione e suspense degno delle pagine scritte da Le Carré. Peccato solo che si sia scelto di relegare a poche battute la passione per il verde e per l’ambiente proprie del personaggio principale, elementi invece centrali nell’opera letteraria: un verde che all’apparenza risulta candido, vergine – come l’anima del protagonista – ma che è anch’esso vittima innocente della (dis)umanità.
The Constant Gardener – La cospirazione [The Constant Gardener, Gran Bretagna/Germania 2005] REGIA Fernando Meirelles.
CAST Ralph Fiennes, Rachel Weisz, Pete Postlethwaite, Bill Nighy, Hubert Koundé.
SCENEGGIATURA John le Carré, Jeffrey Caine (tratta dal romanzo Il giardiniere tenace di John le Carré). FOTOGRAFIA César Charlone. MUSICHE Alberto Iglesias.
Thriller, durata 129 minuti.