adidas nmd city sock adidas nmd city sock adidas nmd city sock gum pack release date info adidas NMD R1 Trail adidas nmd city sock gum soles adidas nmd city sock gum pack adidas nmd city sock nmd city sock primeknit core blacklush blue adidas nmd city sock black gum where to buy adidas nmd city sock winter wool adidas nmd city sock primeknit s79150 core black adidas nmd city sock core black adidas nmd primeknit city sock black adidas nmd city sock core black lush blue release date adidas NMD R1 PK adidas nmd chukka receives og colorway NMD City Sock PK adidas nmd chukka 2 adidas NMD R1 Triple Black comparing og adidas nmd r1 nmd chukka

In questo numero

Seeyousound, quando l’immagine è a tutto volume

sabato 27 Febbraio, 2016 | di Paolo Campana
Seeyousound, quando l’immagine è a tutto volume
Editoriale
0

Quando mi è stato chiesto di collaborare con Seeyousound, ero curioso ma al tempo stesso un po’ perplesso e solo dopo le prime riunioni un po’ carbonare ho conosciuto un gruppo di persone con cui condividere la mia passione per il cinema e la musica. La mia sensazione è stata allora quella di trovare finalmente una collocazione, dopo essere sempre stato diviso tra questi due universi, come racconta il mio tributo al mondo dei dischi, Vinylmania, con cui fui invitato a partecipare nella rassegna della prima edizione del festival.

Fu però solo dopo una “prima volta”, quasi annegata nel calderone di San Salvario, dove quando butti un sasso, le onde sono risucchiate dalla movida, che l’idea di costruire un vero festival dal basso ha preso forma e, in soli 9 mesi di gestazione, ha dato come frutto questa seconda edizione (SYS2ND) in cui, grazie alla collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, si è trovata nelle sale del Cinema Massimo, finalmente la sua casa.
In Seeyousound l’immagine e il suono corrono insieme, per dirla con le parole di Bowie: «I will sit right down, waiting for the gift of sound and vision». Ed è proprio dall’omaggio al Duca Bianco che ha per titolo Low, anteprima mondiale dell’opera prima del regista francese Renaud Cojo, che il festival riparte. Questo film, sperimentale e visionario, sembra rappresentare simbolicamente ciò che Seeyousound vuole essere: un festival libero dedicato all’intrattenimento, ma anche al pensiero e alla riflessione sulla contemporaneità che ha come punte una rassegna intitolata Music is the Weapon, in cui la musica diventa arma di determinazione sociale e politica, voluta dalla nostra direttrice artistica Juanita Apraez, o il dialogo con realtà cittadine come la Cavallerizza Reale, che rivendicano il diritto alla cultura attraverso la riappropriazione degli spazi. Film di riscatto sociale, come Shake the Dust di Adam Sjöberg, che raccontano l’hip-hop delle bidonville, o di lotta contro l’integralismo religioso come They have to kill us first di Johanna Schwartz, dove i musicisti del Mali usano le chitarre elettriche come fossero mitra per difendersi dalla shari’a, o di lotta per l’indipendenza come nel caso di Sumé (Sound of a Revolution) di Inuk Sillis Haegh, in cui la psichedelia di una band groenlandese fa da traino al movimento autonomista contro la Danimarca. Oppure film sulla sopravvivenza – presenti nella sezione Long Play (competizione di lungometraggi internazionale), che curo dall’anno scorso – come quella contro la malattia di Miss Sharon Jones! di Barbara Kopple, coraggioso ritratto della cantante americana, o di resistenza come quella di Quylapayún – Beyon the Song di Jorge Leiva, che racconta dell’esilio, dopo il colpo di stato in Cile, della band che scrisse l’inno della rivoluzione latino-america, El pueblo unido jámas sera vencido, o film dove la ricerca dell’amore assume una natura vampiresca come For this is my Body di Paule Muret, in cui Carl Barât dei The Libertines ha una relazione con una groupie, sono solo alcuni degli esempi di uno sguardo sul presente.
Stiamo attraversando tempi difficili, dove tutto viene continuamente rivoltato con un conseguente e progressivo svuotamento del senso, e mi auguro che Seeyousound, con tutti i suoi film e il suo pubblico di appassionati e la spinta del nostro direttore “spirituale” Maurizio Pisani, riesca veramente ad essere “il festival che non c’era”, contribuendo a risvegliare i torinesi dal torpore post-olimpico che ultimamente avvolge questa città. Titoli di coda? Non ancora, forse un lungo riverbero sino alla prossima edizione del feedback sonoro che esprima la voglia di urlare qualcosa di diverso a tutto volume!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

adidas yeezy boost 350 turtle dove transcends sneakers adidas yeezy 350 boost turtle dove restock re release adidas yeezy 350 boost black release date yeezy 350 boost low yeezy boost 350 pirate black yeezy boost 350 low adidas yeezy boost 350 v2 black white yeezy boost 350 moonrock adidas yeezy 350 boost moonrock release date moonrock yeezy 350 boost legit real fake on foot look adidas yeezy boost 350 oxford tan adidas yeezy boost 350 v2 zebra another look adidas yeezy boost 350 oxford tan even more images yeezy 350 moonrock release date adidas yeezy 350 boost black adidas yeezy 350 boost low heres where you can cop the black adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost 10 reasons why the adidas yeezy 350 boost will sell out instantly