Desiderio di rivoluzione
Com’è possibile che un pigro giovane californiano incontri l’erede designato a diventare il nuovo coniglio pasquale? Nell’universo diretto da Tim Hill tutto questo è perfettamente normale: tra equivoci, colpi di stato e recite scolastiche, i due protagonisti si studiano, si piacciono, diventano amici, consoci e alleati nella lotta per salvare la Pasqua minacciata da un perfido pulcino gigante.
La trama è semplice, senza troppe pretese, un po’scontata com’è giusto che sia, ma rovinata da alcuni dettagli che si sono già visti altrove: tralasciando l’ormai sviscerato connubio uomo-animale, Fred, l’umano, è il classico eterno bamboccione, poco stimato dal padre, che cerca di realizzarsi professionalmente senza metterci troppo impegno, mentre i grandi occhioni supplicanti del dolce coniglietto sembrano quelli del Gatto con gli Stivali di Shrek. La fabbrica di dolci poi, ricalca in colore ed efficienza quella posseduta da Willy Wonka: unica differenza, gli Umpa-Lumpa vengono sostituiti da produttivi pulcini capitanati da un loro simile, meschino, obeso, con un marcato accento spagnolo e una mimica identica a quella del pinguino capo di Madagascar. Fortunatamente siamo stati risparmiati dalla stridula voce meccanica dei tre chipmunks canterini di Alvin Superstar: qui gli animali hanno voci umane, anche se il quasi coniglio pasquale rischia di essere schiacciato dal proprio doppiatore, un Francesco Facchinetti egli stesso ancora troppo personaggio.
L’elemento, però, che dà un tocco di originalità alla pellicola, è C.P., il protagonista animale: libero sognatore, ottimo batterista, scappa di casa ribellandosi ai suoi doveri per catapultarsi a Hollywood, dove pare sia normale che un coniglio parli e suoni. Il suo rapporto con Fred è da pari a pari: sono due giovani adulti, apparentemente concentrati solo su se stessi, dimostrano invece solidarietà e senso di squadra, conquistandosi la fiducia e il rispetto delle rispettive famiglie.
Narrato con originali movimenti di macchina e una colonna sonora incalzante, Hop è una storia che incorona il coniglio come re della Pasqua, facendo retrocedere il pulcino al ruolo di piumata renna che traina la uovo-slitta carica di dolci doni.