La tradizione che bussa alla porta
Guardando il film dell’orsetto Pooh sembra di fare un salto nel passato. Vengono abbandonati i virtuosismi della terza dimensione, della stop-motion, della plastilina, prediligendo i disegni animati (magari dall’industria coreana) come i primi cartoni Disney.
Spesso l’animazione viene catalogata in un unico genere dedicato ai piccoli umani, in realtà le distinzioni sono d’obbligo, ancora di più dopo la consacrazione del genere con il Leone d’Oro veneziano a Miyazaki. In questo caso il film è univocamente dedicato ai più piccoli, in cui non manca la morale nel finale – nel migliore stile disneyano – come neanche le parti cantate; eppure questo elemento di classicità e, per i più adulti, di nostalgia, è esclusivamente un fattore positivo. La storia e i protagonisti sono popolari e risaputi, visti gli 85 anni che ben si porta l’orsetto giallo, l’idea è semplice e divertente, con qualche guizzo sperimentale. Come l’interazione tra voce narrante e personaggi animati o l’utilizzo del libro, con la storia di Winnie, come uno sfondo al pari del bosco dei cento acri. La sovrapposizione tra i due piani narrativi è tale che i personaggi si trovano ad arrampicarsi tra le frasi, a saltare da una pagina all’altra e a utilizzare le lettere come scala per uscire da una prigionia. Gli elementi di novità si trovano anche in elementi prettamente stilistici, come alcuni cambiamenti di animazione, che vedono la descrizione del mostro “Appresto” fatta su una lavagna, trasformarsi in un’animazione fatta di gessetti o come accade nei deliri dolciastri dell’orso alle prese con un mondo magico fatto interamente di miele. L’unico fattore che, forse, un po’stona con la classicità del tipico “film per i più piccoli” riguarda la caratterizzazione di due personaggi: l’asino Hi-ho che appare come un depresso cronico, e il protagonista Winnie che appare come un cretino cronico. Certo è che questa problematica esula dal film di J. Anderson e Don Hall, che portano sullo schermo una storia creata da A. A. Milne e portata alla notorietà da Disney.