Giocare col fuoco, brillare e bruciarsi
Per gli appassionati la storia è nota: un cantante-poeta dal carisma sciamanico e la sua band dal nome meravigliosamente pretenzioso segnano per sempre, con sei album in cinque anni (1967-1971), il decennio Sessanta e la musica mondiale.
Il documentario When You’re Strange di DiCillo ripercorre la storia dei Doors dagli inizi nel 1965 alla fine definitiva – coincidente con la morte di Jim Morrison avvenuta il 3 luglio 1971 – esclusivamente attraverso materiali di repertorio: molte interviste e fotografie, alcuni documenti inediti, riprese di concerti e frammenti dal quasi invisibile film di Morrison e Paul Ferrera HWY: An American Pastoral (1969). Le immagini di un solitario Jim Morrison che guida nel deserto aprono il film, montate insieme all’annuncio radiofonico della sua morte, dando corpo immaginario alla leggenda che vuole il cantante vivo e vegeto in qualche angolo di mondo. Da qui i fatti in ordine più o meno cronologico, narrati attraverso episodi fin troppo noti ai fan dei Doors di tutte le epoche (l’esibizione “scandalosa” all’Ed Sullivan Show, l’incidente di New Haven, l’Hollywood Bowl, l’ingiusta condanna per atti osceni dopo il concerto di Miami). Se è impossibile non focalizzare gran parte del racconto sull’irripetibile e ingombrante figura di Morrison (e sul suo genio e sulle sue sregolatezze), è apprezzabile il tentativo di ricollocarlo costantemente all’interno della storia musicale del gruppo (cosa che non riusciva al biopic di Stone), con attenzione alla combinazione eccezionale di caratteristiche che hanno reso i Doors una band di fama e importanza planetarie. Brevi accenni alla contestualizzazione storica servono a chiarire, ce ne fosse bisogno, i mutamenti a folle velocità di quegli anni: la parabola del gruppo appare così profondamente calata nell’epoca in cui si diffondono le utopie di cambiamento, poi spazzate via da quella violenza che, come Morrison sosteneva, attrae atavicamente gli americani. Lo sottolineano, all’inizio e alla fine del film, le morti che punteggiano il decennio (JFK, Bobby Kennedy, Martin Luther King, le contestazioni represse nel sangue, fino al massacro di Cielo Drive e alla guerra in Vietnam). La “straordinarietà” della storia potrà riscuotere successo tra i meno informati e forse anche tra i fan più irriducibili, ma alla fine When You’re Strange non aggiunge nulla di nuovo a quello che già sa chi i Doors li conosce e li ama.
When You’re Strange [When You’re Strange: a Film About The Doors, USA 2010] REGIA Tom DiCillo.
SOGGETTO Tom DiCillo. FOTOGRAFIA Paul Ferrara. MONTAGGIO Micky Blythe, Kevin Krasny.
Documentario, durata 86 minuti.