L’insostenibile vacuità dell’ottimismo
“L’ottimismo è il profumo della vita!”, strillava Tonino Guerra in un celebre e assillante spot televisivo. Lo stesso sembra fare Tom Hanks con L’amore all’improvviso. Larry Crowne, commediola banale e sempliciotta, da lui prodotta, scritta, diretta e interpretata.
Non c’è mai dolore, né rabbia o disperazione nella storia di Larry Crowne, 50enne licenziato dall’oggi al domani senza giusta causa che decide di iscriversi al college, solo una malinconia appena accennata che lascia subito il posto a grandi speranze e buoni sentimenti rassicuranti, stantii e decisamente fuori tempo massimo, come quel “Yes We Can” Obamiano che 3 anni fa entusiasmò gli animi di molti, compreso quello di Tom Hanks, e che oggi ha tristemente dimostrato tutta la sua inefficacia e illusorietà. Larry si muove attraverso i problemi, le insidie e le asperità della crisi economica e lavorativa con la leggerezza e l’incoscienza di un candide, così buono, ingenuo e speranzoso da essere fastidiosamente improbabile. In ogni momento sa qual’è la cosa giusta da fare e puntualmente la fa, circondato da gruppo di macchiette strambe e appena abbozzate, interpretate da comprimari come Pam Grier, Bryan Cranston e Ian Gomez, ottimi sulla carta ma di fatto inspiegabilmente sottoutilizzati. La regia segue placidamente e senza alcun guizzo una storia di disarmante medietà e sentimentalismo, tra nuove amicizie con una assurda gang di amanti del motorino, un lavoro accantonato anni prima per fare altro, ora provvidenziale, e l’arrivo “all’improvviso” (si fa per dire) di un amore che ha l’aspetto di Julia Roberts. La sua Mrs. Tainot, professoressa svogliata, frustrata, inacidita da un lavoro poco o per nulla appagante e un matrimonio sbagliato con uno scrittore/blogger fallito, riempie la scena ed è forse la cosa migliore di tutto il film. Eppure nemmeno i duetti tra lei e “il caro vecchio amico” Tom riescono a salvare la baracca. I due attori si ritrovano infatti a recitare le poco entusiasmanti battute scritte insieme a Nia Vardalos, grandissimo malinteso cinematografico di cui proprio Hanks e la moglie Rita Wilson sono in larga parte responsabili in quanto suoi storici produttori e sponsor. Da anni la Vardalos si ostina a imperversare nella commedia americana con risultati pressoché disastrosi, sia in veste di sceneggiatrice che di attrice (qui per fortuna la sua presenza in scena si limita alla voce di un irritante e disfunzionale navigatore satellitare) e francamente non se ne capisce il motivo… Anche per “merito” suo L’amore all’improvviso è un filmetto talmente leggero da risultare inconsistente, accettabile e godibile (forse) solo come sottofondo televisivo durante un sonnacchioso pomeriggio invernale mentre si sta comodamente sdraiati sul divano di casa.