La nave dei sogni non affonda mai
In occasione del centenario, il Titanic è “tornato a galla”. Infatti sono molte le celebrazioni che sono state fatte per non dimenticare il naufragio. Da documentari a fiction, da mostre fotografiche alla rivisitazione del film di James Cameron in 3D, per finire con una crociera rievocativa in memoria delle vittime.
Anche la televisione, quindi, si è mobilitata con varie produzioni, sia nazionali che internazionali. Su Rai Uno, domenica 22 aprile, è andata in onda la prima puntata (in totale sono sei episodi) di Titanic: Nascita di una leggenda. È una coproduzione italiana, irlandese, tedesca, spagnola, canadese e statunitense, costata 30 milioni di euro e che probabilmente approderà nelle televisioni di molti Paesi. Perché se è vero che tutti conoscono la tragica fine della nave più famosa del mondo, non tutti sono a conoscenza di quello che è avvenuto durante la fase di costruzione. Ed è proprio questo quello che cerca di narrare la nuova fiction. La storia inizia nel 1909, a Belfast. Con il cantiere per la costruzione della nave di sottofondo, si intrecciano le vicende di Sofia Silvestri (Alessandra Mastronardi) e Mark Muir (Kevin Zegers). Lei è una giovane immigrata italiana che lavora come copista e spera in una condizione economica migliore per lei e la sua famiglia; lui è un ingegnere metallurgico arrivato direttamente dall’America per dare il proprio contributo alla “nave dei sogni”. A fare da cornice ci sono i forti cambiamenti storici e le proteste degli operai che chiedono una condizione lavorativa più umana e sicura. La prima puntata svolge soprattutto una funziona introduttiva. A prevalere nell’organizzazione del racconto sono sempre i dettagli: c’è molta attenzione nel ripercorrere correttamente le varie fasi del progetto, nel non tralasciare elementi che poi potrebbero risultare mancanti. Ma forse l’attenzione è eccessiva. Ai dialoghi manca brillantezza. Anche la regia a volte risulta piatta e senza quel tocco di vivacità in grado di dare il giusto ritmo all’episodio. Certo, è solo la prima puntata, ma quella che delinea il pubblico anche per il proseguo della fiction. Nota di merito va invece alla grandezza della scenografia, impreziosita anche dall’HD, e ai bellissimi costumi (i vestiti e cappelli non possono non ricordare la Rose del Titanic di James Cameron). Il paragone fra il film e la mini serie spontaneo: un personaggio si chiama Jack, la colonna sonora richiama quella del film realizzata da James Horner, e sicuramente nascerà una storia d’amore fra Sofia e Mark. E mentre ci si aspetta, e si spera, di sentire le note di My Heart Will Go On si è consapevoli del fatto che il film di James Cameron rimarrà nella storia del cinema, mentre Titanic: Nascita di una leggenda è semplicemente un buon prodotto per la televisione.
Titanic: Nascita di una leggenda [Titanic: Blood and Steel, Italia/Francia/Irlanda/Spagna/Canada/USA 2012] IDEATORI Mark Skeet, Matthew Faulk, Stefano Voltaggio, Alan Whiting, Francesca Brill.
CAST Kevin Zegers, Alessandra Mastronardi, Liam Cunningham, Derek Jacobi, Neve Cambell, Chris Noth.
Historical Drama, durata 50 minuti (episodio), mini-serie da 12 episodi.