Vivere secondo il proprio stile
“Come fa a sapere che quei salmoni risaliranno?”, “Lo so e basta”. “Questa è Fede.” Peccato che il pragmatico scienziato ambientale Alfred Jones di fede ne abbia davvero pochina. Abituato a trattare con numeri e fatti, tutto vorrebbe fare fuorché collaborare, assieme alla simpatica Harriet, all’utopistico progetto dell’introduzione della pesca di salmoni nello Yemen, promosso dal ricco sceicco locale.
Trascinato fra le rocce e la sabbia mediorentale, Alfred vedrà messi in discussioni gli schemi e le abitudini di una vita, anche se la felicità non è mai facile da raggiungere. Oltre alla lampante metafora dell’uomo che, come il salmone, può scoprire una migliore dimensione solo trovando il coraggio di affrontare il flusso della vita nuotando secondo il suo istinto, in Il pescatore di sogni troviamo un interessante sottotesto “morale”. Lo sceicco è il Mentore che prende per mano l’Eroe e gli fornisce l’Arma con cui conquistarsi un niente affatto scontato lieto fine: la Fede. In Oriente non è una vergogna pregare e credere in Qualcuno lassù, ed anche se esiste chi osa farsi scudo della religione per mascherare pregiudizi e paure della novità (ma in questo ogni popolo è accomunato, da un capo all’altro del globo), è questa capacità di non rinnegare la propria cultura e le proprie radici che funge da motore alle vicende del film. Non è un Oriente “da mille e una notte” quello che il regista Lasse Hallström presenta, ma un posto che molto ha da spartire con l’Occidente, compresa l’incapacità – a volte in buonafede – dei leader di capire i sentimenti dei loro cittadini. Il rischio con un film che parla di etica è che i dialoghi si trasformino in noiose dissertazioni filosofiche, a meno che a parlarsi non siano un disincantato scienziato con la passione della pesca e un’entusiasta giovane donna, pronta a buttarsi in qualcosa che l’aiuti a dimenticare un grosso dolore. Il triangolo McGregor-Waked-Blunt funziona perché ognuno insegna qualcosa all’altro e nessuno dei tre prevale mai, preferendo una recitazione corale e lasciando il ruolo di aggressiva solista a Kristin Scott Thomas, implacabile e caustica PR del Primo Ministro inglese.
Il pescatore di sogni [Salmon Fishing in the Yemen, Gran Bretagna 2011] REGIA Lasse Hallström.
CAST Ewan McGregor, Emily Blunt, Kristin Scott Thomas, Amr Waked.
SCENEGGIATURA Simon Beaufoy (tratta dal romanzo Pesca al salmone nello Yemen di Paul Torday). FOTOGRAFIA Terry Stacey. MUSICHE Dario Marianelli.
Commedia/Drammatico/Sentimentale, durata 107 minuti.