adidas nmd city sock adidas nmd city sock adidas nmd city sock gum pack release date info adidas NMD R1 Trail adidas nmd city sock gum soles adidas nmd city sock gum pack adidas nmd city sock nmd city sock primeknit core blacklush blue adidas nmd city sock black gum where to buy adidas nmd city sock winter wool adidas nmd city sock primeknit s79150 core black adidas nmd city sock core black adidas nmd primeknit city sock black adidas nmd city sock core black lush blue release date adidas NMD R1 PK adidas nmd chukka receives og colorway NMD City Sock PK adidas nmd chukka 2 adidas NMD R1 Triple Black comparing og adidas nmd r1 nmd chukka

In questo numero

The Way Back

lunedì 9 Luglio, 2012 | di Teresa Nannucci
The Way Back
In sala
0
Voto autore:

Molte immagini, poca verità
Siberia 1939. L’ennesimo arresto ad opera del regime sovietico dalla dubbia giustizia porta nuovi uomini all’interno di un gulag russo. Immerso nel paesaggio siberiano, sopraffatto da esso, un gruppo di reclusi riesce a fuggire dalla dura prigionia; spinti da svariate motivazioni, quasi tutti riusciranno a raggiungere la libertà due anni più tardi.

Peter Weir (già regista di Master and Commander, The Truman Show e L’attimo fuggente) spende buona parte del film per fare del paesaggio uno dei personaggi centrali: esaustivi dialoghi sull’ambiente impervio e ostile insieme a piani totali incentrati sulla natura e sul nulla che circonda i prigionieri, ci convincono della loro veridicità al punto da immaginare dure condizioni persino per le riprese stesse del film. La sorpresa arriva però scorrendo i dati della produzione, che svelano il trucco: il paesaggio siberiano, tanto centrale in quest’opera, è in realtà una commistione di ambientazioni di Marocco, Bulgaria e India, paesi in cui si sono svolte le riprese. Ma le finzioni del caso non sono finite. Per interpretare due polacchi, due russi, uno jugoslavo ed un lituano sono stati scritturati due inglesi, due irlandesi, un rumeno e uno svedese. La domanda nasce spontanea: perché preoccuparsi di controllare i retroscena della realizzazione di un film che si annuncia di enorme carica emotiva? Prima di tutto per gli espedienti e i giochi d’ombre cui il regista ci ha abituato, soprattutto in The Truman Show; inolre, motivazione soggettiva, ma forse più rilevante, è che evidentemente il film non coinvolge a tal punto da farsi abbindolare dalle inquadrature, non cattura abbastanza da far tralasciare gli strani accenti fatti adottare a Colin Farrell e compagni. Proprio il ruolo di quest’ultimo sembra un classico del repertorio americano (un bel galeotto poliglotta e di lunga esperienza), riducendo così il film all’ennesimo ritratto dell’Europa vista dall’America, con distrazioni e leggerezze annesse. Il viaggio catartico che guida i personaggi tra problemi esistenziali e percorsi ostili scorre, ma non trascina gli spettatori nel mondo diegetico; essi restano osservatori esterni a una vicenda che, seppur di grande potenziale emotivo, viene sfruttata solo in parte, con un’ottima realizzazione, ma seguendo i topoi letterari che dai tempi di Plauto ci fanno riconoscere i personaggi anche ad occhi chiusi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

adidas yeezy boost 350 turtle dove transcends sneakers adidas yeezy 350 boost turtle dove restock re release adidas yeezy 350 boost black release date yeezy 350 boost low yeezy boost 350 pirate black yeezy boost 350 low adidas yeezy boost 350 v2 black white yeezy boost 350 moonrock adidas yeezy 350 boost moonrock release date moonrock yeezy 350 boost legit real fake on foot look adidas yeezy boost 350 oxford tan adidas yeezy boost 350 v2 zebra another look adidas yeezy boost 350 oxford tan even more images yeezy 350 moonrock release date adidas yeezy 350 boost black adidas yeezy 350 boost low heres where you can cop the black adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost low adidas yeezy 350 boost 10 reasons why the adidas yeezy 350 boost will sell out instantly