(Soprav)Vivere al tempo della crisi
John Hillcoat torna al lungometraggio dopo The Road con un altro adattamento (La contea più fradicia del mondo di Matt Bonduart, nipote dei tre noti fuorilegge), sceneggiato dal fidato Nick Cave (La Proposta), qui anche autore con Warren Ellis della splendida colonna sonora.
Contea di Franklin (Virginia), Grande Depressione. Forrest, Howard e Jack Bonduart commerciano clandestinamente alcol. Gli affari vanno bene, finché il nuovo federale Charlie Rakes non ingaggia una guerra senza esclusione di colpi in nome della legge contro i trafficanti, e in particolare i tre fratelli. Con un occhio al quasi sconosciuto Il contrabbandiere di Arthur Ripley, Hillcoat rispolvera il gangster-movie d’ambientazione rurale, realizzando un film più che dignitoso e fortemente legato alla contemporaneità. L’America anni Trenta, così finemente ricostruita con richiami evidenti a Boardwalk Empire (da cui si attingono look, ambienti e la violenza insita nel tessuto sociale), non deve infatti trarre in inganno. Il regista in realtà parla di un’altra depressione, quella odierna, le cui conseguenze sono le medesime di quella precedente, solo meno evidenti perché legate a un contesto di benessere maggiore rispetto al 1929. Non a caso dunque i protagonisti non sono i soliti Al Capone, Lucky Luciano o John Dillinger, incarnazioni al negativo del self-made man, bensì i Bonduart, montanari squattrinati che cercano di sopravvivere come possono a una situazione critica provocata, come l’attuale, da uno Stato incapace di gestirla per il suo condizionamento da banche e lobbies, le cui speculazioni economiche hanno generato la crisi. Forrest e Howard sono relitti umani, “sopravvissuti” – come amano definirsi – alle tragedie della vita: la Spagnola per il primo, la guerra per il secondo; sono loro a impersonare la disillusione del sogno americano, affrontando una realtà che non è affatto quella propagandata dai media, vivendo la crudezza del proprio tempo sulla loro pelle, con il distacco e la rabbia di chi domina la paura e non si fa dominare da essa. Resta Jack, il più giovane e inesperto dei tre, impaziente di ergersi all’aura mitica dei fratelli, ma allo stesso tempo desideroso di una vita semplice in compagnia della ragazza che ama. Come lui, chi vive in maniera diretta la drammaticità attuale si trova combattuto tra il desiderio di reazione e quello di attesa di un tempo migliore. Un dilemma umano, segnale di un malessere collettivo che ancora non si riesce a superare.
Lawless [Id., USA 2012], REGIA John Hillcoat.
CAST Tom Hardy, Gary Oldman, Guy Pearce, Shia LaBeouf, Jason Clarke, Jessica Chastain.
SCENEGGIATURA Nick Cave, dal romanzo “La contea più fradicia del mondo” di Matt Bonduart. FOTOGRAFIA Benoît Delhomme. MUSICHE Nick Cave, Warren Ellis.
Gangster, durata 116 minuti.