Coppie in crisi a Natale
Il periodo natalizio si avvicina, una coppia in crisi, la figlia dei vicini che torna a casa dopo cinque anni e il gioco è fatto. Si potrebbe riassumere così il film del regista televisivo Julian Farino, poiché null’altro aggiunge ad un racconto che poteva dare molti spunti, si trattava solo di trovare una chiave innovativa per non lasciarlo trasformare nel solito filmetto di inizio dicembre alla ricerca di facili incassi.
Anche definirlo commedia è fuorviante, visto che mancano le gag spiritose, le battute al vetriolo che solitamente caratterizzano questo genere. Il regista lancia il sasso per poi ritrarre la mano immediatamente, quasi impaurito delle sue azioni. Lo fa quando durante una discussione tra la coppia in crisi, in cui spicca un inedito Hugh Laurie senza bastone: alla domanda di lui, se è felice in questa situazione, la moglie risponde che non si tratta di quello. L’argomento felicità è l’unico sottotesto accennato nel racconto: se quello che ci rende felici va contro le “regole” socialmente costituite, se la nostra felicità va a scapito di quella di altre persone, vale comunque la pena viverla? Si percepisce anche un accenno alla visione del concetto di matrimonio, di coppia che cerca di stare unita nonostante non ci sia più nulla da dirsi, forse solo per dei figli adulti o forse solo per paura. E’ la figlia di questa coppia in crisi, Vanessa, a narrare la vicenda: dovremmo aspettarci quindi un ruolo centrale del suo personaggio. In realtà esso scema velocemente per lasciare posto alla storia d’amore, mal rappresentata, tra un padre e una ragazza che ha visto crescere e con cui spartisce un divario generazionale non indifferente. Vanessa ha ventiquattro anni, molte aspirazioni, in due anni non è riuscita mai a trovare un appartamento che la soddisfacesse per abbandonare la casa parentale, continua nel suo lavoro da commessa raccontandolo però come un momento di passaggio in attesa di realizzare il suo grande sogno. È bloccata nella sua paura di crescere e di affrontare la vita da sola, un sentimento condivisibile da molti, che però viene solo accennato per poi spostarsi su un altro piano, cercare le commedia, cadere nel patetico e banale, tornare sull’argomento amore per poi concludere il tutto frettolosamente e senza preoccuparsi di dargli un senso. Alla fine Vanessa ce la fa, come tutti i personaggi nei film, senza difficoltà riesce a realizzare i suoi desideri, allontanando definitivamente il personaggio dallo spettatore.
Scusa, mi piace tuo padre [The Oranges, Usa 2012] REGIA Julian Farino.
CAST Hugh Laurie, Catherine Keener, Leighton Meester, Allison Janney, Oliver Platt.
SCENEGGIATURA Ian Helfer, Jay Reiss. FOTOGRAFIA Steven Fierberg.
Commedia, 92 minuti