63. Festival Internazionale del cinema di Berlino, 7 – 17 febbraio 2013
La vita al di là del bosco
Alvin e Lance trascorrono l’estate del 1988 in un bosco distrutto da un incendio, riverniciando le strisce di un’infinita strada deserta. Lance (Emile Hirsch) è un giovane ragazzo festaiolo e vizioso, sempre alla ricerca di nuove ragazze, assolutamente inadatto a quel tipo di lavoro e al muro di solitudine che lo imprigiona quasi tutti i giorni da mattina a sera.
Sicuramente non gli è di aiuto Alvin (Paul Rudd), un rigido e serioso lavoratore che ammazza il tempo facendo le parole crociate e scrivendo lettere alla sua amata, la sorella di Lance. Quando si separano nel fine settimana Lance si butta a capofitto nella vita di città mentre Alvin si accampa nel bosco, esplorando le zone e le case distrutte dall’incendio, ancora abitate da misteriose presenze. Tutto cambia quando Alvin viene scaricato improvvisamente dalla sua ragazza. Il regista inglese David Gordon Green, dopo una lunga gavetta che lo ha visto esordire giovanissimo nel 2000 col lungometraggio George Washington prodotto da Terrence Malick, e crescere con pellicole a volte divertenti (Strafumati e Lo spaventapassere) a volte drammatiche (Undertow), con Prince Avalanche dirige forse la sua opera più matura, figlia dell’umorismo dissennato e del dramma comune di una vita monotona ed eternamente uguale a se stessa. Lo fa attraverso una strana coppia di personaggio le cui vite, all’inizio parallele, lentamente convergono fino a incrociarsi: Lance, fra le tante donne conosciute e conquistate, si strugge per la vita di una sola di loro, incinta quasi sicuramente di lui mentre Alvin, già proiettato in un futuro ideale di vita familiare, accetta il cambiamento e lo contrasta strenuamente. Remake del film islandese Either way diretto nel 2011 da Hafsteinn Gunnar Sigurðsson, si sviluppa come la più classica delle commedia, partendo da uno stallo iniziale, dalla sua rottura e approdando ad una risoluzione finale che accontenta tutti, con intermezzi di pura follia orchestrati da un vecchio camionista (Lance LeGault) e dalla sua infinita scorta di alcol.
Una storia metà frutto della spontaneità degli attori e metà di una messa in scena abbastanza dinamica, affascinante nel dipingere un’estate che non esiste, stretta dentro alberi e cieli plumbei. Molti aspettano Gordon Green al varco dopo l’annuncio che il suo prossimo film sarà un altro remake, Suspiria di Dario Argento, operazione che farà sicuramente discutere in terra italiana.
Per il momento si gode il suo Orso d’argento per la miglior regia e gli applausi di una platea divertita.
Prince Avalanche [id., Regno Unito 2013] REGIA David Gordon Green.
CAST Paul Rudd, Emile Hirsch, Lance LeGault.
SCENEGGIATURA Hafsteinn Gunnar Sigurðsson, David Gordon Green. FOTOGRAFIA Tim Orr. MUSICHE Explosion in the sky, David Wingo.
Commedia, durata 94 minuti.