Riciclaggio artistico
La storia delle serie tv ci insegna che, al loro termine, gli attori hanno il bisogno di affermarsi con la loro individualità, cercando di sopravvivere al proprio personaggio. Avevamo già visto James Van Der Beek in Apartment 23, ma la serie che dà più spunti in questo senso è Friends.
Icona degli anni ’90, ha lasciato a casa i sei protagonisti con un pesante fardello sulle spalle: la componente femminile è stata pronta a rinnovarsi anche al cinema, pur senza superare il successo televisivo, e Courtney Cox è la sola ad aver trovato nuova linfa sul piccolo schermo. I ragazzi invece fanno fatica ad affrancarsi dai loro personaggi e così, Matthew Perry e Matt LeBlanc in primis, si sono imbattuti in una catena di avventure, costantemente rivelatesi un flop, sia di ascolti che di qualità. A spezzare la nefasta catena arriva Go On, in cui Matthew Perry si trasforma da Chandler “Nessuno sa il cognome” in Larry King, cronista radiofonico che supera la morte della moglie con un gruppo di sostegno. La trama, o meglio, lo spunto narrativo per le varie situazioni è semplice: un mosaico di personaggi disturbati che insegnano al “normale” Larry a guardare la vita da altri punti di vista. In questo caso l’operazione può dirsi riuscita; le puntate della prima stagione hanno riscosso un certo successo di pubblico ed è uno dei rari casi in cui questi esperimenti riescono a sfondare. Certo, il volto dell’attore sarà comunque associato al personaggio di Chandler prima che al nuovo Larry, ma si è riusciti a costruire una commedia simpatica, in cui in fondo Perry è solo il filo che lega l’universo creato dagli strambi alla realtà. La contrapposizione dei due mondi è sottolineata anche dai colori, pastello e rassicuranti quelli del solare girotondo, freddi e metallici quelli del serio mondo del lavoro: proprio questo viene messo in luce nelle sue contraddizioni e nei suoi lati più ridicoli. La regia non si può definire raffinata e spesso predilige un uso
della luce. La serie riesce però a fare più di un occhiolino alla cultura popolare e così si vedono le guest star: Shaun White in giacca e cravatta e Courtney Cox che riunisce l’amata coppia in un locale su Sunset Boulevard. Go On è una serie mediana, incapace di forti scossoni, ma comunque non riesce ad apparire anonima; essa crea un mosaico armonico in cui Perry e il suo passato vengono ridimensionati. Così, puntata dopo puntata ci si trova alla fine della prima stagione: della seconda ancora non ci sono notizie.
Go On [Id., USA 2012] IDEATORE Scott Silveri.
CAST Matthew Perry, Laura Benanti, Julie White, John Cho.
Commedia, durata 21 minuti (episodio), stagioni 1.