E vissero tutti felici e contenti
Quarto film di Agnès Jaoui scritto come i precedenti in coppia con il marito ed eccellente interprete Jean-Pierre Bacri, Quando meno te lo aspetti immerge immediatamente lo spettatore in un realismo fantastico che, per molti aspetti, si discosta dal registro abituale dell’autrice francese.
Effetti ottici, elementi scenografici surreali, uso parodicamente patinato della computer grafica connotano senza sosta la messinscena e l’azione delle numerose figure di questo film, tutte ostinatamente accomunate dalla relazione problematica con le superstizioni, la dimensione magica dell’esistenza, la tendenza ossessiva a nutrirsi di archetipi fiabeschi o, al contrario, rifiutarli cinicamente. Interessante il tentativo della Jaoui di mettere a confronto, non senza divertenti (o inquietanti?) citazioni dal mondo delle favole, due diverse generazioni di personaggi, l’una in lotta con le suggestioni tutte mentali che allontanano dalla realtà e dalla concretezza dei sentimenti, l’altra vibratamente scossa da una profonda crisi di mezza età, fortunatamente dotata di inattese vie d’uscita attraverso cui guardare al futuro con maggiore speranza e consapevolezza. Pur nell’umile desiderio di non dominare la vicenda, i personaggi di Bacri e della Jaoui restano i più efficaci e divertenti in un film che, coerentemente alle opere pregresse, riflette sui rapporti tra finzione e realtà, tra stereotipo ed esperienza, cesellando con gusto le idiosincrasie di una società votata ad ebeti apparenze e facili semplificazioni, vacue teorie dei sentimenti e clamorosi atti di rimozione (impressionante la figura di Fanfan, madre un po’ strega che, per non perdere la propria bellezza, si è consacrata ormai da anni al bisturi). Nonostante le felici premesse, Quando meno te lo aspetti non sempre funziona, e a tratti sembra cadere nella difficoltà di gestire, con pennellate troppo rapide, la folta galleria di psicologie che abitano il film. Il suo voler procedere per accumulo visivo di elementi fiabeschi, se in alcuni momenti colpisce l’intelligenza e la memoria dello spettatore (i due innamorati che mangiano, mano nella mano, le mele caramellate), in molti altri appare ridondante e compiaciuto, producendo la sensazione non di un film noioso, ma vagamente annoiato. Nulla che tuttavia smentisce l’intelligenza sottile di uno sguardo prezioso, destinato certamente a regalarci nuove risate. In attesa di scoprire a quale finale sia destinato il nostro racconto.
Quando meno te lo aspetti [Au bout du conte, Francia 2013] REGIA Agnès Jaoui.
CAST Agnès Jaoui, Jean-Pierre Bacri, Arthur Dupont, Agathe Bonitzer.
SCENEGGIATURA Agnès Jaoui, Jean-Pierre Bacri. FOTOGRAFIA Lubomir Bakchev. MUSICHE Fernando Fiszbein.
Commedia/Drammatico, durata 112 minuti.