Formule
Sembra quasi che l’obiettivo di Machete Kills sia quello di ribadire una certa coerenza stilistica – che appartiene ad un universo fatto di pulp, amore per l’exploitation, B-Movies e ironia postmoderna – come costante autoriale più che come tendenza generale. In altri termini, Robert Rodriguez vuole definitivamente acquisire la paternità di uno stile altrove considerato stanco e risaputo.
Il primo Machete, difatti, non nascondeva una certa fiacchezza di fondo. La citazione, il culto, il grottesco, l’assurdità di certe scene, persino il ricorso a splatter e violenza facevano capolino timidamente dietro a un progetto che pareva vetusto in partenza. Eppure, la scelta di riproporne un sequel ha comportato risultati ben più efficaci. Al grido di “Se dobbiamo fare i pirla, facciamolo bene”, con Machete Kills Rodriguez spinge inesorabilmente l’acceleratore verso la goliardia, ricavandone un prodotto più ambizioso, dove per ambizioso, in questo caso, si intende gigione. La trama infatti è gonfiata all’inverosimile di micro-episodi approssimativamente agganciati fra loro all’interno dei quali i personaggi, salvo l’onnipresente e immortale Machete-Danny Trejo, appaiono, scompaiono, muoiono o addirittura mutano, alla velocità della luce. Sono i molti cammei, rispetto ai quali, come da copione, si riversa la maggior parte dell’ironia citazionista. Troviamo Sofia Vergara, Amber Heard, Vanessa Hudgens. Troviamo Walton Goggins, Cuba Gooding Jr., Lady Gaga e Antonio Banderas. Troviamo le star: Mel Gibson e Charlie Sheen qui accreditato con il vero nome Carlos Estevez. A tutto ciò si aggiungano l’assurdità di una storia che passa improvvisamente – ma con Rodriguez siamo abituati – dall’action caciarone e sparatutto alla fantascienza, senza soluzione di continuità. Una fantascienza, con tanto di esplicita citazione all’universo di Star Wars, rimarcata dal consueto trailer iniziale che rimanda a un terzo episodio: Machete Kills Again in Space. Tutto estremamente prevedibile, tutto già visto e risaputo. Ma ciò che risulta, almeno in parte, interessante, è il tentativo di recuperare il brand Machete come occasione di ricomposizione di una coerenza autoriale. Che poi tale coerenza autoriale si rifletta nel cosiddetto tarantinismo, è un altro paio di maniche.
Machete Kills [id., USA 2013] REGIA Robert Rodriguez.
CAST Danny Trejo, Michelle Rodriguez, Mel Gibson, Damian Bichir, Charlie Sheen, Sofia Vergara.
SCENEGGIATURA Kyle Ward. FOTOGRAFIA Robert Rodriguez. MUSICHE Robert Rofriguez, Carl Thiel.
Azione/Thriller, durata 107 minuti.