Incontro di generi
Di fronte ad un pubblico in perenne contatto con gli oggetti di culto del passato – complice più che mai il grande archivio presente in rete – il cinema americano negli ultimi dieci anni ha periodicamente risuscitato i miti e i personaggi appartenenti all’universo della nostalgia.
I casi sono innumerevoli: da Indiana Jones (Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo) a Rambo e Rocky (John Rambo e Rocky Balboa) fino ad arrivare a Terminator (Terminator Salvation) e all’imminente RoboCop. Tra sequel, prequel, remake e reboot, non sono rare nemmeno le riproposizioni corali degli attori di culto: il caso più famoso è sicuramente quello relativo alla saga di The Expendables. Anche il recente Escape Plan – Fuga dall’inferno vede la partecipazione da comprimari dei due divi rivali dell’action movie degli anni ’80: Stallone e Schwarzenegger. Come quest’ultimo, Il grande match propone la reviviscenza dei due maggiori esponenti del cinema pugilistico: Robert De Niro e, ancora una volta, Sylvester Stallone. Si tratta qui di due ex campioni ultrasessantenni – uno appartenente alla comunità irlandese di Pittsburgh, l’altro a quella italiana – che mantengono viva una rivalità trentennale dettata da uno spareggio mai avvenuto. Ma c’è altro: una donna, a suo tempo, si mise in mezzo tra i due. È un’altra icona del passato: Kim Basinger.
È palese, in questo caso, il riferimento a Jake la Motta e Rocky, i quali non vengono riproposti esplicitamente ma allusi in base all’immediata riconducibilità dei divi ai personaggi in rapporto all’argomento della vicenda. Il grande match di cui si parla è dunque anche una sfida tra due generi cinematografici opposti e rivali: il cinema d’autore Hollywoodiano e il cult movie testosteronico fatto di azione e corpi indistruttibili (genere in verità più marcato a partire dal terzo episodio della saga di Rocky). Peccato che tale disputa metacinematografica non risulti pienamente efficace a causa di una scrittura a dir poco abborracciata. Il riferimento ironico a Rocky e Toro scatenato si rivela alquanto prevedibile, e si punta soprattutto sul primo dei due, più facilmente parodizzabile del secondo. Forse è una ragione in più per credere che non basta solamente un’idea affascinante per realizzare un buon film.
Il grande match [Grudge Match, USA 2013] REGIA Peter Sagal.
CAST Robert De Niro, Sylvester Stallone, Kim Basinger, Jon Bernthal, Kevin Hart, Alan Arkin.
SCENEGGIATURA Tim Kelleher, Rodney Rothman, Doug Ellin. FOTOGRAFIA Dean Semler. MUSICHE Trevor Rabin.
Commedia/Sportivo, durata 113 minuti.