Quando il robot ama il suo lavoro…
In un futuro non troppo distante da noi, l’avanzamento tecnologico è ormai incontrollabile e per le forze dell’ordine è diventato difficile gestire la criminalità. Per questo motivo ad ogni poliziotto viene assegnato un robot, umanoide nelle forme ma non nei circuiti.
Come annuncia il prologo però, non tutti sono uguali: per un poliziotto che ha un rapporto problematico con la tecnologia, l’unico affiancamento possibile è un DRN, un robot di una serie dismessa dal servizio a causa della speciale anima sintetica di cui erano forniti, così sofisticata da renderli quasi umani e, quindi, imprevedibili. La strana coppia formata dall’agente John Kennex (Karl Urban) e dall’androide Dorian (Michael Ealy), dopo un po’ di adattamento reciproco, risulta vincente a beneficio dell’intero distretto ed anche a livello personale per entrambi i poliziotti, umano e non. La serie tv Almost Human, prodotta da J.J. Abrams, presenta tutte le caratteristiche del genere fantascientifico strizzando spesso l’occhio a grandi maestri della letteratura sci-fi (Asimov e Dick su tutti). L’ambientazione comunque non risulta troppo futuristica (siamo nel 2048) così da non togliere credibilità ai personaggi, in particolar modo all’agente Kennex fissato nella sua nostalgia per il passato, ma soprattutto fa sì che piccoli errori di coerenza diegetica passino quasi inosservati. Mi spiego: se carta e penna sono diventati obsoleti, ovvero rari e preziosi, perché tutti usano i tablet alla puntata 8, non si può credere alla puntata 11 in cui tutti gli amici di videochat ti salutano con cartelli scritti a mano. O no? Inoltre, per chi appassionato del genere tecnologico, si trovi a seguire anche Intelligence US, con Josh Holloway, potrebbe soffrire di una lieve forma di déjà vu poiché le tematiche trattate di puntata in puntata sembrano inseguirsi tra i due telefilm, senza però dare evidenti segni di plagio da parte dell’una o dell’altra produzione. In ogni caso, Almost Human risulta essere una serie piacevolmente ibrida tra commedia e poliziesco, basata su atmosfere leggere, nonostante i crimini a volte efferati, grazie anche agli espedienti comici tra i protagonisti e ad un accenno di interesse amoroso con un’altra collega del distretto. Proprio costei però, che è un’umana dal codice genetico modificato, o l’apparizione temporanea del “padre” dei DRN, sottolineano come certe storyline secondarie soltanto accennate avrebbero dovuto essere trattate con maggiore attenzione. Confidiamo possano (debbano?) trovare ulteriore approfondimento nella prossima stagione.
Almost Human [Id., USA 2013-in produzione] IDEATORE J. H. Wyman.
CAST Karl Urban, Michael Ealy, Mackenzie Crook, Minka Kelly.
Poliziesco/Fantascienza, durata 45 minuti (episodio), stagioni 1.