SPECIALE CYBERPUNK/MEMORIE SINTETICHE, II PARTE
Cyberpunk New Age
Diretto da Douglas Trumbull, già curatore degli effetti speciali e visivi di colossi della fantascienza tra i quali 2001: Odissea nello spazio, Incontri ravvicinati del terzo tipo e Blade Runner, Brainstorm-Generazione elettronica narra di una equipe di scienziati che sviluppano un sistema computerizzato in grado di leggere e registrare su nastro l’attività cerebrale di ciascun individuo per poi farla rivivere su un’altra persona per mezzo di un apposito casco cibernetico.
La situazione si complica non appena il medico responsabile dell’ambizioso progetto decide di filmare le proprie sensazioni e visioni al momento del trapasso per arresto cardiaco. Dal punto di vista tecnico, il gran merito di Trumbull è quello di averci mostrato le molteplici capacità e possibilità della computer grafica ai suoi albori, girando le sequenze di realtà virtuale a 24 fotogrammi al secondo in Super Panavision 70 con un rapporto di formato di 2.2:1 contro i 35 mm convenzionali con un rapporto di formato di circa 1,7:1 utilizzati per il resto del film. Il risultato che ne consegue è una resa altamente fotografica e iperrealista delle emozioni, pensieri, e sensazioni individuali – caratteristica che troverà ampio riscontro in pellicole dalla stessa matrice tematica quali Strange Days di Kathryn Bigelow – e una minuziosa riproduzione meccanica dei ricordi personali come nitide bolle virtuali all’interno del cyberspazio e alle quali si può accedere a proprio piacimento. Dal punto di vista concettuale, lo svolgersi della trama permette di avanzare ulteriori ipotesi sulle possibilità che l’uomo ha, attraverso la scienza e la tecnologia, di trascendere la materia organica per giungere ad un’esperienza estatica e sensoriale del Divino e che sembra ispirarsi più alla filosofia new age che ai precetti della fantascienza. La visione dell’aldilà prende il sapore di una vera e propria esperienza extracorporea di risveglio, riferendosi all’anima come entità amniotica e immateriale in grado di amalgamarsi con un intelletto supremo al momento del distacco terreno. La scoperta del divino, dunque, s’identifica con un vero e proprio ritorno allo stato embrionale della propria essenza e con la riscoperta dell’essere umano come facente parte di un tutto. Ed è proprio questo il quesito che la rivoluzione scientifica cerca di risolvere da millenni. Una tecnologia cibernetica che con le dovute sofisticazioni ci mette in grado di tastare la consistenza materiale e spirituale di ciascuno, nonché le innumerevoli chiavi di lettura che da essa ne derivano, consentirà l’accesso al mero senso dell’esistenza e ad una nuova ed unica forma di (auto)consapevolezza.
Brainstorm-Generazione elettronica [Brainstorm, USA 1983] REGIA Douglas Trumbull.
CAST Christopher Walken, Natalie Wood, Louise Fletcher, Cliff Robertson.
SCENEGGIATURA Philip Frank Messina, Robert Stitzel. FOTOGRAFIA Richard Yuricich. MUSICHE James Horner.
Fantascienza, durata 106 minuti.