L’eccezionale potenza dell’amore
Continua l’ambizioso progetto di riportare al cinema vecchi e nuovi capolavori d’animazione giapponese nato grazie al sodalizio artistico tra Dynit e Nexo Digital. Questa volta a far bella mostra di sé sul grande schermo italiano è stato nientemeno che Il giardino delle parole, il più recente mediometraggio del nipponico Makoto Shinkai che dopo il debutto al Gold Coast Film Festival 2013 si è aggiudicato diversi premi nell’ambito di prestigiose kermesse internazionali dedicate al cinema d’animazione.
Nonostante il lancio in streaming su MymoviesLive! anticipato di 24 ore rispetto all’evento unico al cinema, la formula sostanzialmente non cambia anche se oltre alla versione digitale 2K del film i fortunati avventori in sala si sono gustati pure dei materiali inediti e l’ulteriore corto Someone’s Gaze. Il lirismo malinconico e l’estrema cura grafica di questa romantica storia d’amore platonico colpiscono immediatamente lo spettatore anche se è la maestria con la quale Shinkai riesce a ottenere l’equilibrio sostanziale tra elementi grafici, sceneggiatoriali e musicali che conferma la fondatezza della gloria internazionale con cui viene acclamato questo artista nipponico che, nonostante la giovane età, viene già paragonato al maestro Miyazaki. L’intera opera è permeata da un lato da uno straordinario realismo magico con il quale viene celebrata l’importanza di tutte quelle cose appartenenti all’ambito quotidiano sovente snobbate e persino bistrattate dalla maggioranza delle persone – e che qui invece non solo riacquistano dignità propria ma fanno a gara con i due protagonisti umani per contendersi la scena – e dall’altro dalla ripresa di tematiche care alla tradizione giapponese (come l’accezione originaria della parola amore e il breve componimento poetico dei tanka), che si rivelano oltre che funzionali pure assolutamente cruciali per lo svolgimento del plot. Sembra che dietro al fortunato quanto casuale incontro tra Takao e Yukari ci sia proprio lo zampino del destino. Due giovani sconosciuti che, nonostante la grande differenza d’età, sono accomunati da una triste realtà personale che purtroppo li porta a isolarsi dal mondo esterno. Sono quasi due imbarcazioni che, dopo aver smesso di veleggiare, si sono arrese alla burrascosa corrente che ha finito purtroppo anche per condurli verso la depressione e la malìa in attesa di tempi migliori per riscattarsi personalmente. Ma a volte, fortunatamente, dalle difficoltà nascono delle opportunità: ecco che allora proprio dalla condivisa cattiva abitudine di scansare sovente gli obblighi scolastici e professionali sboccerà un intenso legame che riuscirà a far loro ritrovare la speranza, la fiducia in sé e la via smarrita che conduce ai loro sogni.
Il giardino delle parole [Kotonoha no niwa, Giappone 2013] REGIA Makoto Shinkai.
CAST (DOPPIATORI ORIGINALI) Miyu Irino, Kana Hanazawa, Takeshi Maeda, Suguru Inoue, Megumi Han.
CAST (DOPPIATORI ITALIANI) Emanuele Ruzza, Chiara Colizzi, Edoardo Stoppacciaro, Simone Veltroni, Fabiola Bittarello.
SCENEGGIATURA Makoto Shinkai. FOTOGRAFIA Makoto Shinkai. MUSICHE Daisuke Kashiva.
Animazione, durata 46 minuti.