Una bionda per papà
Åkerman è una ex party girl, biondissima, giovanissima e bellissima, ma sopratutto è la terza moglie di un ricco avvocato, Pete/Bradley Whitford (West Wing – Tutti gli uomini del presidente, Studio 60 on the Sunset Strip), con un passato ingombrante: due gemelli adolescenti, avuti dalla prima moglie Diane/Marcia Gay Harden (vincitrice di un Oscar per Pollock e famosa per film come Mystic River e Into the Wild) e uno, adottato assieme a Jackie/Michaela Watkins (conosciuta per Saturday Night Live), la seconda.
Kate è almeno in apparenza una Trophy Wife – “donna trofeo”, uno status symbol -, titolo della serie tv, prodotta dalla ABC e ideata da Emily Halpern e Sarah Haskins, invece la family comedy è giocata proprio sul contrario: lei ama veramente Pete e mette tutta se stessa per diventare moglie e madre perfetta. Halpern e Haskins lavorano sul cliché della bionda super sexy, ma qui il corpo pazzesco della Åkerman viene messo a servizio della comicità. Per la nostra protagonista la vita è molto complicata, giudicata frivola e inadatta al ruolo perché diversa dalle due ex -non è un generale come Diane e neppure folle come Jackie-, dovrà faticare per conquistarsi l’affetto di chi la circonda, ma alla fine riuscirà a prendere il suo posto all’interno del nucleo (si pensi al matrimonio e alla festa della mamma). Le gag migliori nascono dall’antagonismo con le sue “rivali”, perché è costretta a parare i colpi della sadica e ironica Diane, chirurgo dall’indole autoritaria e dispotica, e della hippie e surreale Jackie. Fino a quel momento le sue giornate erano ben diverse, passate a divertirsi con l’amica Meg/Natalie Morales -ancora evidentemente bloccata nell’adolescenza– e molto lontane da ogni tipo di responsabilità. Impacciata nel difficile ruolo di madre, non è aiutata da Hillary/Bailee Madison, la figlia gemella, una Diane in miniatura, che si dimostra insofferente e ostile nei suoi confronti; con i maschi, conquistati dalla sua bellezza e della sua gentilezza, sorgono problemi d’altro tipo: con il piccolo Bert/Albert Tsai -meraviglioso bimbo asiatico che diverte e intenerisce con le sue trovate geniali e perfide, come solo quelle dei bambini sanno essere- quelli relativi alla sua età (la messa a letto ad esempio), con Warren/Ryan Lee quelli adolescenziali, enfatizzati dalla stranezza del ragazzo. Throphy wife, simile per molti versi a Modern family e a Cougar Town, è una tipica sitcom sulla famiglia allargata, che con i suoi 22 episodi non porta nulla di nuovo: al centro ci sono le classiche dinamiche familiari, le liti e le riappacificazioni, ma diverte e convince, costruendo un bel personaggio femminile. Peccato che non ci sarà una seconda stagione.
Trophy Wife [Id., USA 2013-2014] IDEATORI Emily Halpern, Sarah Haskins.
CAST Malin Åkerman, Bradley Whitford, Marcia Gay Harden, Michaela Watkins, Natalie Morales, Bailee Madison, Ryan Lee, Albert Tsai.
Comedy, durata 20 minuti (episodio), stagioni 1.