Il credibile incredibile
Visionando i filmati recuperati da una videocamera di monitoraggio legata a una volpe, l’etologo Marco Contrada trova degli strani ruderi dispersi tra i boschi del Friuli, al confine con la Slovenia. Incuriosito, li raggiunge, superando il guado di un fiume poco prima che un acquazzone alzi il livello dell’acqua rendendo impossibile il ritorno. Finché il tempo non migliora, l’unica soluzione è fermarsi tra le macerie di quel paesino che pare abbandonato.
Non c’è altro, e non serve. Oltre il guado è terrificante così com’è, nei suoi pochi mirati elementi, nella solidità della sua idea base, inquietare partendo dal reale. Lorenzo Bianchini, ormai nome di punta dell’horror indipendente nostrano, ha fatto del low budget una virtù, concentrandosi su personaggi isolati che perdono il contatto con la realtà, e sul rendere quanto più credibile la loro discesa nell’incubo. Come nel precedente Occhi, anche in Oltre il guado la solitudine del protagonista è giustificata dal suo lavoro di etologo, così come la spettrale ambientazione, mentre l’uso di tecnologie di visione e registrazione – le fototrappole disseminate nel bosco, la telecamera legata alla volpe, i filmati in super 8 girati dai partigiani durante la Seconda Guerra Mondiale – è una trovata economica e geniale per rendere plausibili le entità fantasmatiche che infestano il villaggio abbandonato.
Oltre il guado è un’opera che colpisce come un salutare cazzotto in faccia chiunque affermi (specialmente in Italia) che non vale la pena fare film di genere perché ci vogliono troppi soldi. È proprio il ricercato minimalismo a far fare il salto di qualità al film, un minimalismo che parte sì dalla mancanza di fondi ma che strada facendo trova un suo linguaggio e lo affina al meglio, diventando visione inedita e inquietante saggio sulle atmosfere, sull’uso degli spazi e sul gioco della visione. Con questo non si vuol dire di finanziare scarsamente i nostri giovani registi che tanto son bravi lo stesso, piuttosto di provare a domandarsi cosa potrebbero fare con budget “seri”. Comunque, se siete in zona Milano, sappiate che proiettano Oltre il guado allo Spazio Oberdan fino all’11 febbraio, occasione più unica che rara. Uomo avvisato…
Oltre il guado – Across the River [Italia 2013] REGIA Lorenzo Bianchini.
CAST Marco Marchese, Renzo Gariup, Lidia Zabrieszach.
SCENEGGIATURA Michela Bianchini, Lorenzo Bianchini. FOTOGRAFIA Daniele Trani. MUSICHE Stefano Sciascia.
Horror, durata 92 minuti.