SPECIALE JOSS WHEDON
La coscienza del consumo seriale
Una liceale come tante si rivela destinata a combattere demoni e forze oscure che, episodio dopo episodio, calcano le scene terrestri. Come tutte le ragazze della sua età, però, Buffy deve anche districarsi tra famiglie complicate, salde amicizie e amori contrastati.
Buffy è una serie creata da Joss Whedon, che ha visto la propria consacrazione a idolo generazionale proprio in relazione a questo prodotto televisivo. Buffy è in realtà tratta dall’omonimo film che al momento dell’uscita non riscosse molto successo, mostrando tutte le proprie debolezze. La scommessa legata alla produzione di una serie a partire da un’opera a dir poco mediocre ha visto vincere Whedon e, insieme a lui, tutta una generazione (più di una, verosimilmente) di consumatori. Lontano dagl’idolatri dei grandi cineasti e dai fedeli delle grandi saghe (da Star Wars a Il padrino), il fandom di Buffy si caratterizza non tanto per la sua specificità o fedeltà al marchio, quanto per l’innovativa consapevolezza di sé e dei meccanismi che l’hanno creato. Da qui a (ri)conoscere il consumo seriale come fenomeno tanto definito quanto variegato e a declinarlo nelle sue varie modalità di manifestazione, il passo è breve. Senza troppo ricadere in accademicismi né in lunghe digressioni analitiche, Joss Whedon è uno dei maggiori simboli del modo di intendere il consumo seriale e Buffy è stata la serie che ha svolto insieme la funzione di capostipite e cartina di tornasole. La commistione di generi e target contenuta nella trama ha permesso la diffusione della fidelizzazione tra età, generi ed estrazioni differenti, fino a ottenere un’enorme varietà di prodotti derivati, da fanzine a siti affiliati, fino alla produzione di spin off ufficiali. Se, nel 2015, questa pratica che unisce marketing, intenti commerciali e passione genuina appare naturale (quando non addirittura scontata) la serie ha significato la lenta e inesorabile presa di coscienza di sé, in un movimento bottom-top, e dell’interlocutore finale, da un punto di vista top-bottom. Teen drama, action, fantasy e comedy si riuniscono per avvicinare intorno a sé consumatori sempre più consapevoli, riuniti a loro volta per tenere alta (se non persino issare) la bandiera del consumo seriale. Nell’analisi del fenomeno in sé e dei cambiamenti del consumo dell’entertainment è imprescindibile comprendere Buffy, e con essa Joss Whedon: punti di riferimento storici senza i quali – con tutta probabilità – fenomeni transmediali di massa come la Marvel Cinematic Universe non si sarebbero potuti presentare.
Buffy – L’ammazzavampiri [Buffy – The Vampire Slayer, USA 1997-2003] IDEATO DA Joss Whedon.
CAST Sarah Michelle Gellar, Alyson Hannigan, Nicholas Brendon, Anthony Head, David Boreanaz.
Fantasy Teen, durata 45 minuti (episodio), 7 stagioni.