… e per sempre
Pubblicato per la prima volta nel 1989, e oggi rieditato in una versione rivista ed espansa dalla Rizzoli Lizard, Qui di Richard McGuire, illustratore del NewYorker, è un’opera che ha contribuito a delineare meglio certi aspetti della graphic novel, dando un’idea di come il racconto a fumetti potesse anche non seguire necessariamente un arco narrativo compatto e coerente, ma potesse raccontare sensazioni e suggestioni, sfiorando il concettualismo.
Qui infatti è il racconto e l’elegia di un luogo: una casa in stile coloniale costruita nel XIX secolo. Dalla “soggettiva” del salotto principale, “inquadratura” fissa dell’opera, si alternano e soprattutto si sovrappongono momenti e vicende di varie epoche, che compongono tante microstorie: la vignetta principale, quella che appunto raffigura il salotto che cambia arredamenti e decorazioni a seconda delle epoche, racchiude in sé tante piccole vignette che raffigurano il passaggio e il contributo degli abitanti, spesso collegate tematicamente e narrativamente tra loro nonostante la distanza temporale. Così le micro-vignette raccontano spesso lo stesso evento avvenuto in momenti diversi (per esempio, una festa danzante negli anni 50, nei ’70, ad inizio secolo e al giorno d’oggi), creando così un unicum temporale e una coerenza di fondo che diventano il filo conduttore dell’opera. Opera che non rinuncia a fare incursioni nella storia e nella preistoria, raffigurando come si presentava il luogo qualche miliardo di anni fa, nel nostro medioevo o nell’età dei nativi americani, così come lo immagina in un futuro apocalittico e tecnologico. È un po’, facendo un riferimento forzato fino ad un certo punto, come se Qui fosse il precursore nel campo della graphic novel di un film come The Tree of Life di Terrence Malick, con il quale ha in comune l’essere un viaggio metafisico e trascendente che supera le coordinate temporali e il riuscire a creare un particolare universo a sé stante: è come se noi lettori ci immedesimassimo nel luogo che è il centro del “racconto”, condividendo con lui le sensazioni di millenni di storia e le mille piccole vicende da lui osservate. Nell’atmosfera metafisica di fondo perfettamente si incastrano le raffigurazioni di quotidianità familiare e sentimentale, anche esse all’apparenza diverse nelle varie epoche ma in fondo sempre uguali e coerentemente collegate. Il lavoro di McGuire, superato l’impatto iniziale che può lasciare nel lettore il dubbio di un’eccessiva pretestuosità, pian piano affascina e conquista: come un buon vino rosso d’annata, che decantando, con un po’ di pazienza e la giusta predisposizione d’animo, difficilmente si può dimenticare.
Qui [Here, USA 1989/2014] TESTI E DISEGNI Richard McGuire.
TRADUZIONE Steve Piccolo. EDITORE Rizzoli Lizard
Graphic Novel, 304 pagine, 25 Euro.