Vieni a giocare con noi
Non è da tutti oggi, seguendo uno stile ben definito, saper delineare nei propri lavori cinematografici un percorso coerente e che dialoga con il contemporaneo: Seth MacFarlane, però, ci riesce, e di sicuro la mia affermazione farà imbestialire qualcuno, ma con Ted 2 dimostra di appartenere alla schiera del buon cinema odierno americano.
Insieme a Judd Apatow, l’ideatore dei Griffin dimostra di saper maneggiare al meglio il genere comico e, man mano che la sua carriera prosegue, sviluppa la sua dissacrante e ragionata critica alla società. Se il primo scandaglia la famiglia e l’uomo metropolitano vittima della collettività, il papà di Ted sbeffeggia i miti e i mostri creati dai media senza remore. Ted 2 è una delle parodie possibili del perbenismo statunitense che non si rifà a modelli predefiniti, come i vari Mordimi o Superhero, ma usa l’attualità per ragionarci con il sorriso e allo stesso tempo chiarirla. La struttura si avvicina agli episodi delle famiglie seriali create dal regista, e in alcune sequenze sa giocare con i cult (si veda il personaggio della Seyfried novella Biancaneve che con le sue canzoni avvicina gli animali). Se nel primo capitolo il focus era rivolto alla sindrome da Peter Pan del personaggio di Mark Wahlberg qui si parla del “diverso” e di diritti umanitari, senza dimenticare i valori su cui si fonda il sogno americano. Ma MacFarlane non si risparmia e sa governare il suo gioco senza inceppi riuscendo a raggiungere i favori di tutto il pubblico di riferimento: il comico si alterna al finto dramma e alla fine riesce anche a far pensare. Per questo Ted 2 si incastra perfettamente nel cinema “obamiano” degli ultimi tempi, con la semplicità della commedia messaggera di un pensiero comune sulle battaglie collettive moderne. Senza paura e senza filtri. Un film del genere nel nostro Paese si porterebbe dietro critiche ben più pesanti, basti pensare al cameo di Jay Leno: cosa succederebbe se, per esempio, in Italia si giocasse sulla presunta ambiguità sessuale di Maria De Filippi? Ted 2 è migliore, soprattutto in fase di regia e di sceneggiatura, del suo predecessore, e dichiara, fin dai titoli di coda, di aver avuto una maggiore libertà autoriale. Ted nel primo episodio entra nella vita dell’uomo cercando di migliorarlo, adesso è l’uomo ad aiutare il giocattolo, un discorso sulla necessità del gioco in tutte le età che merita un approfondimento. Non mancano gag scurrili e volgari, ma mai oscene, con tempi comici e irriverenza degne del cinema che fu dei fratelli Farrelly. L’augurio che si può fare a MacFarlane è di non impantanarsi nella serialità e nell’ agio del successo al botteghino, ma di continuare a divertirci/si con la consapevolezza di un adulto. Se così dovesse essere noi continueremo a giocare con lui.
Ted 2 [id., USA 2015] REGIA Seth MacFarlane.
CAST Mark Wahlberg, Amanda Seyfried, Giovanni Ribisi, Morgan Freeman.
SCENEGGIATURA Seth MacFarlane, Alec Sulkin, Wellesley Wild. FOTOGRAFIA Michael Barrett. MUSICHE Walter Murphy.
Commedia, durata 119 minuti.