SPECIALE 34° PREMIO SERGIO AMIDEI
Palla al piede, si gioca in attacco!
“Siamo tutti immersi nel fango, ma alcuni guardano le stelle”, diceva Oscar Wilde. Ed è quello che prova a fare Banana, il protagonista del film di Andrea Jublin: guardare le stelle, sognare, cercare la felicità. Una felicità raggiungibile auspicabilmente solo dall’innocenza adolescenziale e da chi si crede invincibile.
Ma cos’è veramente la felicità? Per Banana è aiutare Jessica, la ragazza di cui è innamorato, quando scopre che rischia la bocciatura, impegnandosi al massimo per farle prendere voti alti. Banana ci immerge nella vita di un ragazzino che non ha nulla da perdere, se non il coraggio e la voglia di provarci. Quello che ne esce, però, è un ritratto amaro dove l’ottimismo del protagonista è messo a dura prova da familiari e insegnanti, caduti nel grigiore e nella depressione della vita. C’è contrasto nel film, ci sono due generazioni agli antipodi che si cercano in quel barlume che sembra non dare loro speranza. Ma Banana non si arrende e, come un eroe buono, si impegna contro tutto e tutti per non fare bocciare Jessica. C’è tenerezza in quello che fa, amore, vita; c’è l’innocenza di chi non ha ancora affrontato le vere difficoltà; c’è la purezza di chi trova il coraggio di sognare. E allora anche giocare a calcio diventa una sfida da reinterpretare e vincere a testa alta. Lui, grande appassionato del calcio brasiliano, usa costantemente la metafora di questo sport per affacciarsi alla vita. Con la sua immancabile maglietta gialla e il numero 10 sulle spalle, Banana gioca in porta, ma sogna di fare goal nella partita e nella vita. Rischia, prova, fallisce e ci riprova ancora. Vuole e deve giocare in attacco, perché solo così si riescono a fare cose importanti. Grazie alla sua voce narrante scopriamo i pensieri che lo tengono sveglio la notte o che lo portano, palla al piede, a fare tutto il campo correndo, uscendo così dagli schemi e dalle regole. Cosa che non avviene con gli altri personaggi del film. Banana, infatti, grazie alla sensibilità di Andrea Jublin, riesce a dipingere con diverse tonalità una rosa di persone che lasciano l’amaro in bocca, troppo segnate da delusioni per aver la forza di combattere e andare avanti. Il film, supportato dalla colonna sonora di Nicola Piovani, si dimostra un prodotto che riesce a conquistare per la capicità di guardare con gli occhi di un adolescente, pensare con la mentalità di un adulto e vedere la vita per quello che è. Bella, difficile, amara, cruda, impossibile, gioiosa, sognante. Perché la vita è una sfida che va accettata a tutte le età e non è mai troppo tardi per ricordarsi di alzare la testa e guardare le stelle. Bisogna crederci, provarci, o come fa Banana, almeno giocare in attacco. Sempre. Comunque vada.
Banana [Italia 2014] REGIA Andrea Jublin.
CAST Marco Todisco, Beatrice Modica, Camilla Filippi, Gianfelice Imparato, Anna Bonaiuto.
SCENEGGIATURA Andrea Jublin. FOTOGRAFIA Gherardo Ghossi. MUSICHE Nicola Piovani.
Commedia, durata 82 minuti.