Vita di un comico
Dopo una quarta stagione rivolta all’introspezione e segnata dal tema dell’innamoramento, questa breve quinta stagione di Louie mostra un ritorno al tono più frammentato degli inizi.
Sono comunque presenti elementi di continuity sia dal punto di vista narrativo che stilistico: le fantasie visualizzate (5×02, A la carte), gli eccessi (preoccupanti?) di immaginazione di Jane, il karma che comunica attraverso incubi terrorizzanti (5×05, Untitled); la storia con Pam, di cui Louis C.K. si serve non solo per affrontare con originalità i rapporti sentimentali tra un uomo e una donna adulti e disillusi, ma anche per esplorare in modo non convenzionale i ruoli di genere (5×04, Bobby’s House). Se da un lato tornano situazioni comico-surreali a sé stanti, dall’altro non si può non notare che non siamo di fronte allo stesso Louie delle prime stagioni, e che nel suo perfetto equilibrio la serie di Louis C.K. riesce a disegnare con precisione indubbi movimenti evolutivi nei personaggi e al tempo stesso comporsi di continue esplosioni di nonsense e crudeltà che irrompono nel bel mezzo del quotidiano. Louie-personaggio appare professionalmente più sicuro, più benestante anche, e la stagione è infatti punteggiata di allusioni a questo successo, e al suo rovescio della medaglia, ovviamente: non si cura di apparire evidentemente snob agli occhi di più ordinari genitori (5×01, Pot Luck), è un mentore per giovani, terribili comici (che per quanto terribili, comunque, lo surclasseranno sempre: 5×02, A la carte), e il fratello Bobby piange la miseria della sua vita se paragonata al successo del fratello (5×04, Bobby’s House). Continua a sorprendere la capacità di spiazzare costantemente le aspettative: lo fa tratteggiando personaggi insopportabili e poi ribaltando tutto e aggrovigliando i tracciati dell’empatia e dell’investimento emotivo (5×03, Cop Story), oppure, come già succedeva nella stagione 3 con il personaggio di Liz, facendo irrompere il dramma all’improvviso (5×08, The Road Part 2), nel dittico finale in cui il comico indugia nell’antipatia che suscita in chi occasionalmente si trova a lavorare con lui: come a descrivere la presa di coscienza della propria incapacità di interessarsi dell’empatia altrui, e dunque di un egoismo triste da constatare ma che al tempo stesso, per Louie, sarebbe ipocrita nascondere dietro una forzata joie de vivre che non gli appartiene. Dopo aver sperimentato una stagione più coesa dal punto di vista narrativo ma meno inventiva, la quinta stagione sembra ritrovare un equilibrio tra l’osservazione del personale e dell’universale, tra la riflessione non banale e la descrizione dell’esistenza attraverso una comicità che abbiamo ormai a imparato a conoscere e riconoscere.
Louie [id., USA 2010-in corso] IDEATORE Louie C. K.
CAST Louie C. K., Hadley Delany, Ursula Parker, Susan Kelechi Watson, Pamela Adlon.
Comedy, durata 25 minuti (episodio), stagioni 5.