SPECIALE SUPERMAN
Confusi e infelici
Superman sta distruggendo la città di Metropolis per combattere il perfido generale Zod. In uno dei tanti palazzi che vengono rasi al suolo dalla potenza dei due contendenti c’è Jack, dipendente della Wayne Enterprise. Bruce Wayne giura vendetta all’alieno che tutti considerano un dio e poco dopo un complotto mette quest’ultimo al centro di un processo globale. Sarà solo l’inizio di uno scontro che vedrà i futuri componenti della Justice League confrontarsi con un mostro creato da Lex Luthor.
Uno, nessuno e centomila, il nuovo parto della mente di Zack Snyder, Batman v Superman: Dawn of Justice è un ibrido megagalattico di due ore e mezzo, un mostro dalle molte madri e dagli infiniti volti, un sunto di tutto quello che avreste voluto sapere su Batman e Superman ma, per fortuna, non avete mai osato chiedere. Si parte dall’inizio, di nuovo, dalla morte di Martha e Thomas Wayne, scena madre per eccellenza dell’universo dei supereroi, paragonabile solo alla disneyana morte della madre di Bambi. Si procede per accumulo: la vendetta di Batman, l’imboscata a Superman, la follia crescente di Luthor, il processo a Superman, lo scontro fra quest’ultimo e Batman, la creazione di un mostro alieno, l’arrivo di Wonder Woman. Si finisce come da copione: vittoria del bene, quartieri distrutti (sempre disabitati, come qualcuno puntualizza a ogni scontro), cordoglio per l’eroe, dubbio finale. Nella corsa alla creazione di un cinematic universe in ritardo di almeno dieci anni sui cugini della Marvel, la DC Comics esce nelle sale con un film che ha tutti i difetti dei prodotti di passaggio come Avengers – Age of Ultron, primo fra tutti una confusione narrativa che aumenta la sensazione di smarrimento provocata dalle rapidissime e frequenti scene di combattimento. L’impressione è che David S. Goyer, uno dei due sceneggiatori, abbia inconsciamente condensato in un unico film vent’anni di esperienze eterogenee nel genere, da Nick Fury a Blade, da Batman a Ghost Rider fino ai demoni di Constantine. Come maneggiando una matrioska ci convinciamo di essere arrivati al corpo centrale salvo poi scoprire un involucro ancora più piccolo, allo stesso modo ci stupiamo nell’osservare l’obiettivo cambiare, diventare sempre più piccolo, banale (si passa dal processo alla divinità allo scontro fra un bestione urlante e tre supereroi). Il tutto senza l’ombra di un colpo di scena, senza la minima avvisaglia che qualcosa di drammaticamente grande stia per accadere, e con Henry Cavill che svela al mondo la sua scarsa padronanza delle tecniche recitative (nei momenti di sforzo è tragicomicamente identico a Massimiliano Allegri). Ma in fondo nemmeno aprire una matrioska riserva sorprese.
Batman v Superman: Dawn of Justice [id., USA 2016] REGIA Zack Snyder.
CAST Ben Affleck, Henry Cavill, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Diane Lane, Laurence Fishburne, Jeremy Irons, Holly Hunter.
SCENEGGIATURA Chris Terrio, David S. Goyer. FOTOGRAFIA Larry Fong. MUSICHE Hans Zimmer, Junkie XL.
Supereroico/Fantascienza, durata 153 minuti.