Molta confusione per nulla
Un dolore indescrivibile trasforma la docile sorella di Ravenna, la strega cattiva di Biancaneve, in una regina di ghiaccio che sfrutta la sua magia per impossessarsi di un regno e rapirne i bambini per “salvarli” dall’amore. Ma tra i suoi piccoli cacciatori un amore nasce, e crea non pochi problemi.
Il cacciatore e la regina di ghiaccio viene immediatamente presentato come il prequel di Biancaneve e il cacciatore, in cui la regina cattiva muore ma il suo specchio rimane, e ora lambisce la salute mentale di Biancaneve che decide di liberarsene. Così il nostro protagonista Eric, il cacciatore, viene incaricato dal re di ritrovare lo specchio e portarlo al rifugio con l’aiuto di quattro nani. Non ci vuole molto a ricollegare la scelta a Il Signore degli Anelli, aggiungendo lo specchio – giallo e tondo come un anello gigante – che fa impazzire chi gli sta intorno, e cerca di richiamare a sé lo stesso cacciatore innamorato. Anche i poveri bambini strappati dalle famiglie e costretti a combattere – e l’amore che scoppia tra due di loro – non può che ricordare Hunger Games e la storia tra Katniss e Peeta. Ultimo ma non meno importante, la nostra regina di ghiaccio, dai capelli bianchi e lunghi, assieme al suo abito e al suo castello ricorda immediatamente Elsa di Frozen. Insomma il regista Cedric Nicolas-Troyan attinge a qualsiasi grande successo per raccontare una storia già vista in un calderone di citazioni più o meno esplicite, senza regalarci nulla di nuovo né emozionante, se non una Charlize Theron bellissima, regina cattiva e affascinante, ma che nel suo abito tutto d’oro involontariamente ci ricorda la nota pubblicità che la vede protagonista, aggiungendo tristezza a questa scopiazzata pellicola. Neanche la storia d’amore salva il film, anzi: sembra quasi il regista voglia sposare la teoria della regina triste, per cui l’amore fa male, visto che le uniche due occasioni in cui Eric e Sara si uniscono in un immaginato amplesso, poiché la macchina da presa svia verso un cielo stellato, portano nelle ore successive ad una sventura che si abbatte su di loro, quasi a far veicolare l’amore come qualcosa di peccaminoso. Anche temporalmente l’opera è difficile da posizionare: la voce narrante ci presenta il film come prequel (e infatti ci racconta come la regina cattiva prenda il potere e quale dolore enorme trasformi la sorella in una donna di ghiaccio, che cerca di proteggersi dall’amore per non soffrire ancora), ma un salto temporale ci porta dall’arrivo dei due protagonisti ancora bambini a loro già adulti e cacciatori. Nel frattempo la regina cattiva è stata uccisa, o così si crede, Biancaneve regna in un paese in pace e armonia, e il film magicamente si trasforma da prequel a spin-off. Molta confusione per nulla.
Il cacciatore e la regina di ghiaccio [The Huntsman: Winter’s War, USA 2016] REGIA Cedric Nicolas-Troyan.
CAST Chris Hemsworth, Charlize Theron, Jessica Chastain, Emily Blunt, Nick Frost.
SCENEGGIATURA Evan Daugherty, Craig Mazin, Evan Spiliotopoulos. FOTOGRAFIA Phedon Papamichael. MUSICHE James Newton Howard.
Avventura, durata 114 minuti.
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