E tu, chi chiamerai?
La particolarità di un film come Ghostbusters non è di essere un film prodotto, realizzato e recitato con una crew a maggioranza femminile. La particolarità è di essere stato un film attaccato e disprezzato a prescindere, fin dai primissimi teaser, perché – eresia! − un gruppo di donne, di femmine, quelle che nei film precedenti potevano aspirare solo a essere o possedute o segretarie svampite, avrebbe imbracciato gli zaini protonici.
Se è vero che l’epoca attuale del cinema hollywoodiano è un rimestare di cose già viste – chiamateli remake, chiamateli reboot, chiamateli anche sequel, se volete – e che certi franchise sarebbe meglio lasciarli riposar nella leggenda, è anche vero che questo film doveva confrontarsi con LA leggenda. Più con un’inutile marea di polemiche. Il lavoro richiesto al regista Paul Feig è stato quindi quello che un po’ tutti i remake hanno in comune: conquistare la vecchia guardia e attirarne una nuova. Il problema dell’opera è proprio questo suo oscillare un po’ da una parte, con camei e richiami, un po’ dall’altra, con trovate come lo spostamento dell’ufficio tradizionale degli Acchiappafantasmi, la scelta di un segretario sì svampito ma uomo… Quindi la trama non presenta svolte coraggiose o quel brivido strisciante dovuto al confronto col paranormale che nei film originali si percepiva. Un fiasco, dunque? No. Al contrario. Il quartetto di protagoniste fa più che bene il suo lavoro di squadra in costruzione, fra menti sciroccate, scettici convertiti e prosaici problemi quotidiani in un mondo che ancora una volta deve fare i conti con l’altro, di mondo. Loro fanno funzionare il tutto, esattamente come in passato, in cui l’azione più interessante era vedere il gruppo all’opera. Menzione d’onore a Melissa McCarthy, che per una volta lascia i panni da solista per condividere il palcoscenico, e alla collega Kate McKinnon, ribelle, pazzoide e mente geniale del quartetto. E, questa sì una sorpresa, a Chris Hemsworth, che si scrolla di dosso l’immagine di un Thor dietro la scrivania per calarsi con naturalezza nel ruolo di spalla comica. Alcune delle battute migliori le serve lui. È difficile prevedere se questo Ghostbusters si conquisterà il suo posto al sole ma, alla faccia dei suoi detrattori, di certo è un buon prodotto.
Ghostbusters [id., USA 2016] REGIA Paul Feig.
CAST Melissa McCarthy, Kate McKinnon, Leslie Jones, Kristen Wiig, Chris Hemsworth.
SCENEGGIATURA Katie Dippold, Paul Feig. FOTOGRAFIA Robert D. Yeoman. MUSICHE Theodore Saphiro.
Fantascienza/Avventura, durata 116 minuti.