Un padre e una figlia
Samuel è un uomo che si gode la vita tra donne e feste. Poco lavoro, poca maturità, un eterno Peter Pan in salsa francese. Deve crescere all’improvviso quando scopre di essere padre di Gloria, una bambina speciale con due occhi grandi spalancati che si innamorano subito di lui, e con una miriade di capelli ricci.
Deve cambiare la sua vita quando Kristin con cui ha concepito quella bambina torna, scomparendo poi nel nulla, per chiedergli di essere genitore perché lei non si sente all’altezza. Samuel si rimbocca le maniche, educa e cresce Gloria, le insegna che il mondo non fa, o non deve fare paura, cerca di riempire i suoi vuoti (le lettere inviate dalla madre, figura inesistente per otto lunghi anni) e poi fa anche un passo indietro quando torna Kristin e vuole riappropriarsi del ruolo fino ad ora rifiutato. Questa è la storia attorno a cui si modella l’opera di Hugo Gélin, Famiglia all’improvviso – Istruzioni non incluse, remake del messicano No se aceptan devoluciones. Il pilastro del film è sicuramente Samuel, interpretato da Omar Sy, evidentemente perfetto nel ruolo; sguardo dolce, sorriso irresistibile, corpo possente sono gli elementi che costruiscono un padre supereroe, un Superman in grado di volare, gettarsi dagli edifici più alti e far sentire la bambina sempre nel posto giusto, in cui tutto è meraviglia e magia. Per Gloria il padre è immortale, invece anche lui è soggetto alle stesse regole degli altri uomini, da solo è colto da dubbi, lacrime rigano il suo volto, ma in quella casa li mette da parte e corre, salta, gioca con la figlia, perfetto specchio del papà. Di conseguenza risulta riuscito il rapporto con la ragazzina, interprete (di un padre che si rifiuta di imparare l’inglese), insegnante ed educatrice di un eterno ragazzino, e diventa centrale la paternità. Se il padre c’è sempre, la madre è un mix di leggerezza ed egoismo, è un personaggio che riappare come nelle favole dopo un sortilegio; lo spettatore è chiaramente dalla parte di Samuel. Quella di Gloria e di suo padre è una famiglia particolare (il terzo polo è il migliore amico gay), non convenzionale (un padre single che fa lo stuntman, che non impone, ma accompagna, che scherza e chiede aiuto), come dice Gélin “improbabile, interraziale, gioiosa” che vive e stravive nel mondo come fosse un luna-park. Famiglia all’improvviso – Istruzioni non incluse però non funziona in tutto il resto: nella deriva fin troppo lacrimosa, come nell’originale, nella reiterazione di situazioni (il lavoro dell’uomo, il rapporto con Kristin), nell’eccesso che ingloba il buono. Se l’originale era fortemente immerso nel suo tempo, il remake è buttato in un “nontempo”, per l’uomo vivere in Francia o a Londra è quasi la stessa cosa perché l’ambiente esterno è pura scenografia. Famiglia all’improvviso sarebbe potuto essere una dramedy dolce amara, invece diventa un’accozzaglia di troppi elementi che tolgono naturalezza al rapporto padre-figlia.
Famiglia all’improvviso – Istruzioni non incluse [Demain tout commence, Francia/Gran Bretagna 2016] REGIA Hugo Gélin.
CAST Omar Sy, Clémence Poésy, Antoine Bertrand, Gloria Colston, Ashley Walters.
SCENEGGIATURA Eugenio Derbez, Hugo Gélin, Igor Gotesman, Leticia López Margalli, Mathieu Oullion. FOTOGRAFIA Nicolas Massart. MUSICHE Rob Simonsen.
Commedia/Drammatico, durata 117 minuti.