Is this future?
SPOILER FREE! NO SPOILER!
Abbiamo aspettato il ritorno di Twin Peaks per molti mesi dopo il suo annuncio, e ora che la nuova stagione della storica serie creata da David Lynch e Mark Frost è finalmente arrivata ai nostri occhi, abbiamo addosso la viva sensazione che non corrisponda a nulla di quanto eravamo riusciti a immaginare.
Certo, a Twin Peaks ritorniamo ancora, il passato sembra riecheggiare nel presente e i più filologici hanno giustamente visto confermata la profezia fatta da Laura Palmer all’agente Cooper nella Loggia Nera (“I’ll see you in 25 years…”). Potremmo scrivere a lungo delle molteplici piste narrative che serpeggiano in questi cinque, nuovi, bellissimi episodi, dimostrandoci che, almeno per ora, la cittadina di Twin Peaks è un luogo più piccolo di quanto non lo fosse in passato, un punto calato in un’architettura geografica di azioni e reazioni ben più complessa e vasta, capace perfino di varcare gli iconici e metafisici drappi rossi del male per sconfinare in dimensioni più profonde e oscure (finora, vette assolute della serie). Potremmo dire che, per stare dietro a quanto accade sullo schermo, convenga ripassare l’ultimo episodio del 1991, rivedersi con una certa cura Fuoco cammina con me (di cui online potrebbe essere interessante recuperare alcune scene tagliate…), e forse rispolverare il ricordo di personaggi secondari, come il maggiore Garland Briggs, con tutto il mistero delle sue ricerche ufologiche, o l’agente Phillip Jeffries, interpretato nel prequel da David Bowie. Ma questo è solo un gioco transitorio, come il piacere di riconoscere nella serie i volti noti di vecchi e nuovi personaggi. Che l’antica tessitura di fatti e concomitanze non interessi più a Lynch, per lo meno non come decostruzione e manipolazione di un genere o di codici pregressi, è una degna risposta a chi sperava di ritrovare qualcosa di identico a quanto già visto, e dunque di sentirsi rassicurato come spettatore: anche negli episodi più squisitamente di compromesso con la narrazione, Lynch e Frost aggiornano un sentire e permettono al cinema di reimpossessarsi della televisione, anzi di far parlare l’arte stessa. Deflagra quella che è la più straordinaria capacità di Lynch, abitare e sondare cioè la percezione delle cose. Se questo significa esplorare uno dei più grandi temi di sempre, quello del doppio (o del triplo???), collocando Cooper – un redivivo Kyle MacLachlan – in un’avventura molto più intima e personale che mai, capace addirittura di commuovere pur nell’assoluto paradosso che la contraddistingue, allora sappiamo che questo inizio di stagione è soltanto premessa a qualcosa di ancora più sorprendente. Una domanda aperta sul futuro.
Twin Peaks – Season 3 [id., USA 2017] IDEATORE Mark Frost, David Lynch.
REGIA David Lynch.
CAST Kyle MacLachlan, Mädchen Amick, Dana Ashbrook, David Lynch, Grace Zabriskie, David Duchovny, Miguel Ferrer, Chrysta Bell, Naomi Watts.
Thriller/Horror, durata 60 minuti (episodio), stagione 3.