Esondazioni
Cry me a river è forse la prova della maturità dell’illustratrice e fumettista veneta, classe 1986, Alice Socal, dopo il già promettente, emozionante ma anche un po’ irrisolto Sandro, tenero racconto di un’amicizia con un amico immaginario durata ben oltre gli anni canonici dell’infanzia, dove però, pur emozionando, talvolta mancava un po’ l’amalgama tra il fascino del tratto grafico e l’impatto della storia raccontata e delle emozioni trasmesse.
In Cry me a river invece la giovane fumettista trova un equilibrio quasi perfetto, inserendosi con personalità in quel filone della graphic novel che potremmo definire intimista e allo stesso tempo visionario, senza cadere nella trappola della banalità e del risaputo. Cry me a river, titolo “pop” omaggio alla canzone che Justin Timberlake dedicò a Britney Spears quando lei gli diede il benservito, racconta gli effetti della fine di una storia d’amore, capace di scatenare solitudini, che riecheggiano anche in personaggi secondari, un senso di scoramento che abbraccia tutto il mondo circostante (si veda l’esempio della pagina in cui tutti gli animali della zona hanno una lacrima agli occhi, come per solidarietà) e di far esondare i fiumi di lacrime del titolo. La fumettista descrive e racconta tutto questo evitando il realismo grafico e la tradizione della linea chiara, realizzando anzi una graphic gentilmente visionaria, nella quale il bianco nero del tratto a matita (che richiama, volendo, anche una certa tradizionalità artigianale), i chiaroscuri, l’indefinitezza delle sagome e degli oggetti e i giochi d’ombra danno l’impressione di essere dalle parti dell’espressionismo. Senza la cupezza e l’inquietudine tipiche di quella stagione e dei prodotti che a lei si rifanno, sostituite dalla mestizia, dal dolore interiore e dalla malinconia. Uno stile grafico efficace e soprattutto personale, che denotano già un’evidente personalità. L’elemento più intressante dell’opera è proprio come l’autrice riesce a rendere palpabile la sensazione tipica di questi momenti per la quale tutto il mondo circostante sembra partecipare al dolore e ai sentimenti interiori, per come riesce a trasmettere il fatto che in questi momenti l’unica chiave di lettura di ciò che ti circonda è la tua solitudine. Facendolo anche con una buona, non invadente, dose d’ironia, e con anche una vivacità narrativa, anche questa fondamentale per evitare il rischio banalità, evidente per esempo nei ricorrenti esemplari del mondo animale che diventano voce della coscienza dei personaggi. Tenero ed efficace, mesto ma anche divertente, con solo qualche momento a vuoto nel finale, e stimolante nella sua apparente semplicità a livello grafico, Cry me a river è la conferma di una delle più interessanti promesse del fumetto italiano.
Cry me a river [Italia 2017] AUTORE Alice Socal.
TESTI Alice Socal. DISEGNI Alice Socal. EDITORE Coconino Press.
Graphic novel, bianco e nero, 136 pagine.