The Hard Metal Horror Show
Ci sono horror che provano a cambiare le regole, abbandonandosi alla fascinazione dell’immaginario di un genere estremamente visionario, e ci sono invece horror che fanno affidamento alle desuete forme narrative e audiovisive.
The Devil’s Candy non fa parte del primo gruppo, ma di certo non è neanche la solita riproposizione degli stilemi classici del genere. È una pellicola che trova la propria strada mescolando metal (colonna sonora che accompagna gran parte della vicenda nonché la vita del padre e della figlia protagonisti), lo stilema della casa maledetta (l’abitazione in cui la giovane e allegra famiglia si trasferisce ha appena registrato la morte dei precedenti inquilini), uno psicopatico assassino (un uomo che sceglie le sue vittime per placare la voce di Satana), il tutto mentre il personaggio principale è in preda a una trance pittorica che lo porta a conoscere un’insospettata tendenza satanista della sua arte. Raccontato così The Devil’s Candy sembra miscelare tanti elementi che poco c’entrano tra loro, ma l’opera riesce ad evitare di diventare un pot-pourri di varie situazioni orrorifiche grazie alla precisione di una regia che ha bene in mente come incastrare ogni singolo elemento. Ambientato nell’assolato e polveroso Texas, la pellicola si diverte con l’inclinazione demoniaca del black metal e la misteriosa vocazione artistica che travolge in pieno il protagonista, ma sono il sintomo di una seconda narrazione tenuta ben nascosta fino alla fine. Pur mantenendo comunque un tono serioso, The Devil’s Candy gioca volutamente con tutti questi elementi facendo trasparire una certa ironia e consapevolezza nei confronti del genere, in cui la sporcizia dei luoghi e della vicenda si mescolano con soluzioni di montaggio precise e nette. Il male esiste, ma è ben più reale di quello che il contesto potrebbe far pensare, è un orrore che si manifesta tramite una serie di caratteristiche note al genere con il gusto d’imbrogliare un po’ lo spettatore e stuzzicarlo con i suoi preconcetti. Insomma The Devil’s Candy non è un film che cerca di colpire tramite la visionarietà dell’orrore, ma che neanche si adagia sul già visto per trovare conferme. Le trova piuttosto nella durezza e realtà della sua storia, raccontando di chi cerca decolpevolizzarsi dal proprio orrore tramite la bambinesca giustificazione di chi è costretto a offrire a Satana le sue caramelle.
The Devil’s Candy [id., USA 2016] REGIA Sean Byrne.
CAST Ethan Embry, Craig Nigh, Pruitt Taylor Vince, Shiri Appleby, Kiara Glasco.
SCENEGGIATURA Sean Byrne. FOTOGRAFIA Simon Chapman. MUSICHE Mads Heldtberg, Michael Yazerski.
Horror, durata 78 minuti.