61° BFI – London Film Festival, 4-15 ottobre 2017, Londra
Un orso nello spazio (e un uomo in un bunker)
Costretto a vivere in un bunker nel deserto con i suoi genitori in un mondo apparentemente post-apocalittico, James è completamente isolato e vive soltanto in funzione della sua serie tv preferita, Brigsby Bear.
Tutto cambia quando la polizia irrompe nel bunker e James scopre di essere stato rapito quando era un neonato, e che tutto il suo microcosmo è una finzione creata dai suoi carcerieri. Quello che segue è la difficile introduzione di un uomo adulto ad un mondo che ha sempre ignorato esistesse. Imparare gli usi e costumi degli Stati Uniti del 2017 è difficile, ma ancora più difficile è adattarsi all’idea che Brigsby Bear fosse in realtà una creazione del suo finto padre. Mentre la premessa del film sembra complicata su carta, sullo schermo prende vita con invidiabile naturalezza e senza incorrere nei temibili “spiegoni”. Le molte vite di James – il bunker, l’esterno, e non meno il complesso universo di Brigsby Bear – vengono introdotte man mano che serve conoscerle e mentre James impara lentamente a vivere nella sua nuova realtà e decide di trovare un senso di chiusura girando un film con l’ultima avventura dell’orso Brigsby. L’umorismo di Brigsby Bear sfiora i confini del politicamente scorretto per sua natura – con una premessa del genere, non potrebbe essere diversamente. Ad ogni modo, la sceneggiatura di Kyle Mooney e Kevin Costello dimostra che si può fare commedia senza finire nel territorio ottuso, più o meno razzista e omofobo dove trovano sfogo un bel po’ di comedy americane. La nuova esistenza di James e le sue aspirazioni cinefile danno il via a una serie infinita di situazioni assurde, umilianti e divertentissime, ma chi sta dietro la macchina da presa non si prende mai gioco di lui. Tutte le persone che lo circondano – il detective che si occupa del suo caso, la sua famiglia, gli amici adolescenti di sua sorella – finiscono per provare vero affetto per James, nonostante continui a parlare di amuleti magici e animali che esistono solo nella sua immaginazione. La vita “dopo” di persone che sono state rapite è un tema caldo nel cinema e nella tv degli ultimi anni – con risvolti del tutto seri come Room, o del tutto comici come Unbreakable Kimmy Schimdt. Brigsby Bear riesce a coniugare momenti esilaranti con un tocco di umanità e di sincerità. Non è semplice far convivere disparate battute sulla masturbazione, un orsetto astronauta e momenti onestamente toccanti in un unico film, ma Brigsby Bear dimostra che si può fare.
Brigsby Bear [Id., USA 2017] REGIA Dave McCary.
CAST Kyle Mooney, Claire Danes, Mark Hamill, Greg Kinnear.
SCENEGGIATURA Kevin Costello, Kyle Mooney. FOTOGRAFIA Christian Sprenger. MUSICHE David Wingo.
Commedia/Drammatico, durata 97 minuti.