Un killer mi vuole amazz… un killer mi vuole amazz… un killer mi vuole…
Vi è mai capitato d’immaginare la morte di quella bella compagna di liceo, stronza come poche che non vi filava neanche di striscio, ripetersi all’infinito? Ecco, Auguri per la tua morte sembra nascere proprio da questo impulso immaginativo di rivalsa sociale.
La più bella, snob e irraggiungibile ragazza del campus universitario perseguitata da un maniaco omicida, in più mascherato; costretta ogni giorno, come in un diabolico scherzo magico, a rivivere la giornata con la consapevolezza che al calare delle tenebre sarà vittima del suo contrappasso. Ora mettetevi nei suoi panni: quello che sembra essere solo un sogno presto si tramuta in incubo, per diventare orrendamente realtà. Passato il terrore iniziale, pensate alle opportunità che ciò vi può dare, come la possibilità di osservare chi vi sta vicino ogni giorno, ragionare sui propri atteggiamenti verso le altre persone, andare in giro nudi, pensare se la propria esistenza è come la vorreste. Capireste, soprattutto se foste una viziata ragazzina snob, che la vostra vita è fatta di errori e di superficialità, guardereste a ciò che avete costruito con gli altri, sperando magari di trovare l’assassino tra loro e spezzare questa infernale catena. Capireste molto banalmente il senso di una buona vita. Auguri per la tua morte racconta semplicisticamente questa morale, tenendo un piglio registico frizzante, evitando abbastanza velocemente le trappole narrative del già visto, svoltando dal thriller, con leggere venature horror, all’ironico tenendo sempre a mente la serietà del genere cui fa riferimento. Tutto bene insomma? Quasi, la pellicola diretta da Christopher Landon si inserisce in quel filone che ha riportato alla ribalta il meccanismo narrativo di Ricomincio da capo, e già qualche anno fa brillantemente affrontato da Edge of Tomorrow in salsa action/fantascientifica. Il problema sorge quando non più di qualche mese fa in sala usciva una pellicola del tutto similare per ambientazione e personaggi, Prima di domani, che raccontava di una ragazza viziata e superficiale alle prese con la propria morte ripetuta all’infinito. Vero, ciò che differenzia questa pellicola da Auguri per la tua morte è il tono: la prima, con piglio da teen drama tiene sempre bene a mente la seriosità di chi attraversa il difficile terreno dell’adolescenza verso l’età adulta, la seconda invece ironizza su questa fase, semplificandola e giocando con lo slasher movie. Auguri per la tua morte insomma è un film riuscito a metà: per quanto il sarcasmo possa essere una soluzione intelligente per raccontare il tema, ironicamente il sapore di già visto che attanaglia la protagonista non può essere evitato anche dallo spettatore.
Auguri per la tua morte [Happy Death Day, USA 2017] REGIA Christopher Landon.
CAST Jessica Rothe, Israel Broussard, Ruby Modine, Rachel Matthews.
SCENEGGIATURA Christopher Landon. FOTOGRAFIA Toby Oliver. MUSICHE Bear McCreary.
Thriller, durata 96 minuti.