Nella giungla ci puoi tornare
Jumanji – Benvenuti nella giungla non è il film dell’anno e non trabocca di trovate sempre originali. Il quartetto di teenager, risucchiati all’interno di un gioco che sa adattarsi nella forma pur di attrarre con il rullo di tamburi nuovi giocatori, funziona meglio come gruppo che non ponendo l’accento sui singoli componenti, tutti tratteggiati abbastanza sommariamente.
Eppure, scartarlo come un film che ha fallito nel riportarci tra scimmie e cariche di rinoceronti sarebbe dare un giudizio troppo affrettato. Anche perché il film ha abbastanza buon senso da scegliere una via diversa da un predecessore con cui non poteva confrontarsi. Il desiderio di essere giocato di Jumanji stesso, mondo a sé stante sempiternamente esistente, ma che vive davvero solo quando qualcuno di estraneo vi giunge, è sfruttato per farci finalmente vedere il luogo in cui molti anni prima Alan Parrish ha dovuto sopravvivere fino alla comparsa di un liberatorio cinque – occhio ai camei! Il film non si prende troppo sul serio e vira deciso verso un intrattenimento meno raffinato del suo predecessore, ma che mantiene un buon ritmo. Lo scambio corpi che vede i quattro giovani protagonisti mutati negli avatar da loro prescelti per affrontare la partita è sfruttato a piene mani per una serie di gag. Dwayne Johnson che recita sé stesso è divertente da osservare, ma come detto prima tutti acquistano più carattere quando si muovono assieme nel tentativo di completare il gioco e uscire da un luogo in cui tutti gli abitanti sono legati a regole precise, e in cui la legge della giungla non concede più di tre possibilità. Soprattutto, è evidente lo sforzo di rappresentare cosa accadrebbe se il desiderio di molti giocatori di trovarsi all’interno di un’avventura digitale si avverasse, con tutte le sfide e le sfighe in cui il gamer si imbatterebbe. Per quanto l’assenza di un cattivo degno di questo nome a fare da nemesi al gruppo si faccia sentire e non vi siano grosse sorprese a livello di trama, il film manca anche fortunatamente di buchi narrativi e senso di importanza. Questo fa sì che l’impasto di spacconeria, corse nella giungla e comicità slapstick regga il ritmo dando vita ad un prodotto che, anche se non destinato ad incidere nell’immaginario comune, è comunque una buona forma di intrattenimento.
Jumanji – Benvenuti nella giungla [Jumanji: Welcome to the Jungle, USA 2017] REGIA Jake Kasdan.
CAST Dwayne Johnson, Karen Gillian, Jack Black, Kevin Hart, Nick Jonas.
SCENEGGIATURA Jake Kasdan, Chris McKenna. FOTOGRAFIA Gyula Pados. MUSICHE Henry Jackman.
Avventura/Fantasy, durata 119 minuti.