Ateo per grazia di Io
Senza scomodare Godard sul cinema fatto politicamente, c’è una grande differenza tra parlare di politica e farla, tra dire cose politiche e agire in modo conseguente. Il nuovo film di Alessandro Aronadio dopo il piccolo exploit di Orecchie, mette in scena involontariamente questa differenza connaturata nel modo di vivere italiano.
Io c’è racconta di un tipico cialtrone romano – Edoardo Leo ormai avviato a una carriera di neo-Christian De Sica ma più bonario – che per evadere le tasse e continuare a mantenere il suo tenore di vita trasforma il suo bed & breakfast nel luogo di culto di una nuova religione, lo Ionismo, in cui Dio fa rima con Io. Scritta da Aronadio con Leo, Valerio Cilio e Renato Sannio, una commedia dalle apparenze satiriche e dalla sostanza molto meno corposa.
Il calco è sempre quello della tarda commedia italiana, quella dagli anni ’80 in poi, figlia dei Vanzina ma qui con il desiderio di infrangere qualche tabù, quello per cui con i santi non si scherza: Aronadio vorrebbe scherzare – da ateo convinto e ripetutamente dichiarato – sull’essenza delle religioni, sul modo in cui manipolano psicologie e coscienze, sul loro status sociale e fiscale e di conseguenza irridere il sistema italiano, le tasse e l’evasione. Ma se nella migliore tradizione della commedia nostrana non si salvava nessuno, qui si salvano quasi tutti.
Per paura di sembrare cinico o perlomeno un po’ affilato – che sia mai il pubblico si alzi dalla sedia vagamente turbato –, Io c’è salva e fa sconti a quasi tutti, ogni personaggio ha il suo riscatto, la sua carezza sulla testa, la sua possibilità di redenzione passando da commedia anti-religiosa a inno dell’ecumenismo più conciliante. Aronadio ci tiene a far vedere la differenza con gli altri commedianti italiani e infarcisce il film di citazioni religiose e sermoncini in voce over, ma il meccanismo della sua commedia è sdentato, gli attori recitano con il pilota automatico e al posto delle solite banalità anti-intellettuali avremmo preferito un lavoro più affilato. Per fare un atto concreto di commedia, non sono il suo enunciato programmatico.
Io c’è [Italia, 2018] REGIA Alessandro Aronadio.
CAST Edoardo Leo, Margherita Buy, Giuseppe Battiston, Giulia Michelini.
SCENEGGIATURA Alessandro Aronadio, Edoardo Leo, Valerio Cilio, Renato Sannio. FOTOGRAFIA Timoty Aliprandi. MUSICHE Santi Pulvirenti.
Commedia, durata 100 minuti.