Florence Korea Film Fest – XVI edizione, Cinema La Compagnia, 22-30 marzo 2018, Firenze
La stanza rivelatrice
Nel videonoleggio di Doo-sik le giovani coppie possono scegliere un dvd e guardarselo in tutta comodità dentro squallide camerette. In una di queste, la numero 7, il suo unico dipendente nasconde la droga che è costretto a spacciare per pagare i debiti, ma quando è lo stesso Doo-sik a nascondere in quella camera un carico ben più scomodo tutto si complica irrimediabilmente, innescando una spirale di sfortunati eventi.
Quanto il cinema asiatico e, nello specifico, coreano siano legati ai grandi classici della letteratura occidentale, lo si capisce osservando come buona parte delle sceneggiature di film action, thriller e horror, siano in realtà declinazioni di topoi di quella tradizione. Per Room No. 7 tiriamo in ballo Il cuore rivelatore di Edgar Allan Poe, ma la stessa cosa varrebbe per The Mimic di Huh Jung (anch’egli presente al Florence Korea Film Fest) perché sempre di stanze si parla, di luoghi chiusi che nascondono una verità nota al lettore/spettatore ma oscura ai personaggi. Hitchcock non inventa niente in questo senso, semmai lo perfeziona all’interno del medium cinema: per suscitare terrore, ansia, paura, non è necessario celare il mistero, semmai è fondamentale che si sappia fin dal principio dove trovarlo.
In Room No. 7 il regista e sceneggiatore Yong-seung Lee costruisce dapprima una cornice sociale, mettendo assieme i sogni di successo infranti del proprietario (deciso, infatti, a vendere il negozio), la storia dell’unico dipendente costretto a spacciare per sopravvivere e un terzo personaggio e il giovane neo-manager fantoccio, per il quale il lavoro è necessario per poter sostenere il figlio. Dentro questo contesto innesta il gioco comico-drammatico centripeto rispetto alla stanza: tutto si muove a partire da o verso quel luogo che si riempie e si svuota senza mai perdere il suo ruolo centrale nell’azione.
È infatti la stanza la vera protagonista del film, come sineddoche di tutto ciò che il videonoleggio rappresenta per i personaggi, come cuore perturbate che batte incessantemente. Non basta però per dare un giudizio totalmente positivo sul film, debole e caotico sia dal punto di vista narrativo che della commedia, incapace di portare in fondo con coerenza nemmeno una delle linee tracciate.
Room No. 7 [Ak-Nyeo, Corea del Sud, 2017] REGIA Yong-seung Lee.
CAST Ha-kyun Shin, Kyung-soo Do, Dong-young Kim Suk-ho Jun, Kim Jong-Goo.
SCENEGGIATURA Yong-seung Lee. FOTOGRAFIA Sung Seung-taek. MUSICHE Lee Ji-su.
Thriller/Commedia, durata 100 minuti.