Un eterno oblio
In un bosco edenico tre personaggi mettono in scena uno spettacolo senza pubblico: il capitano, che vive in una roulotte, decanta le guerre delle mosche contro le formichine accompagnato dalla sua fida scudiera e insidiato da un soldato piombato dal cielo con un paracadute.
Abituati a un certo tipo di cinema italiano – nuchista, del reale, neo-neorealista, delle periferie, chiamatelo come volete – che pure sta suonando la carica anche al di fuori dei confini nazionali (A ciambra candidato italiano agli Oscar è solo l’ultimo esempio), il rischio è convincersi che non esista altro cinema al di fuori di esso se non i film della grande distribuzione o degli autori riconosciuti a livello globale, che però giocano un altro campionato.
Eppure se c’è una tendenza visibile nella produzione degli ultimi anni è quella di tornare ai generi: la fantascienza per i The Jackal (Addio fottuti musi verdi), l’horror per giovani autori come Lorenzo Bianchini (Oltre il guado) e, ultimo ma non per importanza, il fantastico.
Le Guerre Horrende di Giulia Brazzale e Luca Immesi sta in quest’ultimo contenitore, pienamente consapevole dei limiti che lo caratterizzano ma allo stesso tempo capace di stupire per sincerità di sguardo e coraggio narrativo. Al pari di titoli come I racconti dell’orso di Samuele Sestieri e Olmo Amato oppure, perché no, L’ultimo terrestre di Gipi, il film osa fin dall’inizio gettando lo spettatore in un piano di realtà alternativo, traumatico, straniante eppure per qualche motivo già nostro. Il ritmo con cui il meccanismo viene svelato è il vero motore della storia, con la coppia Brazzale/Immensi che si dimostra capace dietro la macchina da presa ma ancor di più in sala di montaggio, anche se a nulla sarebbero valsi gli sforzi di messa in quadro e di raccordo senza volti e voci capaci di traghettare gli spettatori nel passaggio emotivo da un piano all’altro – e qui Livio Pacella ha sicuramente il merito maggiore.
Perché Le Guerre Horrende parla di una guerra – sempre quella, direte – ma punta al cuore di tutte, là dove esistono un privato straziato, una quotidianità torturata, un amore perduto, un amore ritrovato e un incubo infinito da cui è impossibile uscire.
Le Guerre Horrende [Italia 2018] REGIA Giulia Brazzale, Luca Immesi.
CAST Cosimo Cinieri, Désirée Giorgetti, Dario Leone, Livio Pacella, Milton Welsh.
SCENEGGIATURA Giulia Brazzale, Luca Immesi, Livio Pacella. FOTOGRAFIA Ivo Lucchin. MONTAGGIO Giulia Brazzale, Luca Immesi.
Fantastico, durata 76 minuti.