3° WTFF – Working Title Film Festival, 27 aprile – 1 maggio 2018, Vicenza
Salve regine
Il Monte delle Formiche si trova nell’Appennino bolognese, ed è sede di un fenomeno che puntualmente da secoli si verifica attorno all’8 settembre in prossimità della chiesa Santa Maria di Zena, santuario sito sulla vetta del monte.
Si legge in un trattato tedesco di Johann Jacob Volkmann dal titolo Notizie storico-critiche dall’Italia: «l’8 settembre, il giorno del compleanno della Santa Vergine Maria […] sopraggiunge un intero esercito di formiche alate, il quale si posa di fronte all’altare maggiore e muore all’istante per particolare devozione». La “particolare devozione” è in realtà la morte delle formiche maschi dopo l’accoppiamento in volo con le regine alate, a causa del quale il sagrato si ricopre dei corpi degli insetti, avvenimento in passato considerato miracoloso.
Il suggestivo documentario di Roberto Palladino approfitta del racconto dell’evento per architettare un’evocativa corrispondenza tra natura, elementi sociali, esseri animali e umani. Girato in formato ridotto, il film mescola l’osservazione muta della natura, la parola scritta (letta in un intreccio di lingue) e la registrazione dell’attività di alcuni abitanti della comunità vicina: la signora operosa – come lo stereotipo della formica – che prega e spazza la chiesa e la strada, i bambini che giocano e cantano portando il “velo da sposa” che verrà steso sulle scale e si scambiano le cartoline che omaggiano il volo nuziale delle formiche.
La scelta della registrazione dell’atmosfera e del territorio in formato ridotto aumenta indubbiamente la sensazione di vicinanza, ma è in definitiva proprio l’impossibilità di penetrare la natura – nelle parole settecentesche di Christoph Tobler – uno dei pensieri che emergono dal documentario. Allo stesso tempo però è la continuità tra natura, comportamento animale e umano a risuonare nelle parole di Maeterlink, nella figura del formicaio come individuo unico e le formiche come sue cellule esteriorizzate. L’approdo al momento in cui il fenomeno naturale e il suo significato mistico si incontrano è fatto per avvicinamenti progressivi, dalle vedute fisse e pacifiche delle colline, all’esplorazione ravvicinata della vegetazione, alla contemplazione dei riflessi tra le foglie sui movimenti misteriosi degli imenotteri. L’evento è accolto da fedeli in processione, curiosi e turisti che assistono accompagnati dalla messa all’aperto. Ciò che rimane del volo sono puntini neri sul velo, che da accessorio matrimoniale si fa sudario. Dopo, un brulicare nascosto e silenzio.
Il Monte delle Formiche [Italia 2017] REGIA Riccardo Palladino.
CAST Franca Maurizzi.
SCENEGGIATURA Riccardo Palladino. FOTOGRAFIA Eugenio Barzaghi. MUSICHE Benedetta Gelati.
Documentario, durata 64 minuti.