Ha mai indossato la biancheria intima di sua madre?
Manu Larcenet è un talentuoso fumettista di cui abbiamo già parlato su queste pagine in occasione dell’uscita di Lo scontro quotidiano; arriva adesso sempre grazie a Coconino Press di Fandango la prima avventura della saga Le avventure rocambolesche intitolata Tempo da cani. Un’avventura rocambolesca di Sigmund Freud.
Irriverente, spiritoso, acuto sono alcuni aggettivi che ben si adattano al lavoro di Larcenet, che in questo caso si cimenta con l’avventura inventata di un Freud alla prese con il vecchio West. Primo di cinque episodi dedicati ad altrettanti personaggi famosi, Tempo da cani vede Freud accompagnato dal fidato Igor alla ricerca di persone da psicoanalizzare per compiere i suoi studi in territori sconosciuti. Arrivati in America si imbatteranno in Spot, un cane randagio che gioca a fare il bandito, che diventerà una cavia per gli esperimenti mentali strampalati del dottore. Spot è alla ricerca della sua anima e vede nel simpatico psicanalista una risposta alle sue pene. Larcenet vuole demitizzare la figura di Freud dipinto spesso come serioso e acuto indagatore della psiche umana e rivela un senso, rispettoso sì ma divertito, di scardinamento dei dettami della scienza. Un ricercatore tormentato il cui studio è anche finalizzato alla scoperta dei comportamenti della società che nell’America delle pagine del fumetto, così come oggi, è divisa tra disillusi e farabutti pronti a tutto pur di far soccombere il prossimo. Freud è un simpatico vecchietto un po’ ingenuo che si fida solo dei suoi studi e incappa in situazioni rocambolesche e grottesche tipiche della commedia demenziale. Il cane così si ritroverà a dover fare i conti con un rimosso a cui non ha mai fatto caso e ad essere “sezionato” in tutto e per tutto, fino a capire che in fondo quello malato è Freud stesso. Una banalità forse, ma che risulta a volte vera: spesso sono proprio gli psicanalisti ad aver bisogno di cure, tanto ossessionati da sesso, figure genitoriali e pulsioni da diventarne dipendenti nella vita di tutti i giorni. Questo è reso ironicamente da Larcenet con disegni che ricordano quello sguardo anarchico tipico di uno Jacovitti, in cui i colori sono sparati al massimo della loro gamma. Non c’è un’opprimente minuziosità dei dettagli nel tratto dei disegni, ma anche solo con un accenno l’autore riesce a riproporre lo stato d’animo dei suoi personaggi e la messa in scena in cui agiscono. Si gioca con gli stereotipi western in cui appaiono indiani, territori aridi e allucinazioni dovute al caldo e alle droghe derivate dal cibo. Un mix surreale di cinema e letteratura che ambisce a divertire il lettore con citazioni. Il prossimo episodio sarà su Van Gogh… Chissà cosa uscirà da quell’orecchio mozzato.
Tempo da cani. Un’avventura rocambolesca di Sigmund Freud [Une aventure rocambolesque de Sigmund Freud. Le temps de chien, FRANCIA 2018] TESTI E DISEGNI Manu Larcenet.
PUBBLICATO DA Coconino Press.
Graphic novel, colore, 48 pagine.