Vivere, soffrire e ancora vivere
Gloria Bell è una donna di cinquant’anni con due figli ormai adulti e un divorzio alle spalle: nonostante il lavoro e la solitudine di tutti i giorni, continua a godersi la vita andando a ballare in un locale di Los Angeles e sperando di incontrare nuovamente l’amore.
A distanza di sei anni, il regista cileno Premio Oscar Sebastián Lelio dirige il remake americano del suo film d’esordio, Gloria, un’operazione non così frequente ma in questo caso assolutamente efficace e ben orchestrata. Lelio decide di non stravolgere la trama, con una Los Angeles che sostituisce Santiago e il ruolo della protagonista affidato a Julianne Moore al posto di Paulina García (performance che le valse l’Orso d’argento al Festival di Berlino), per un ritratto femminile esaustivo, onesto e sincero. Merito anche dell’interpretazione della Moore stessa, che con sensibilità affida pensieri, gioie e sofferenze alla “sua” Gloria, diventando ben presto un personaggio per il quale è facile provare empatia. Cosa che il regista cerca in tutti i modi di privilegiare, con un’attenzione particolare per dettagli quotidiani e stati d’animo, quando un semplice sorriso significa più di quello che sembra e una risata può nascondere malinconia e una certa insofferenza.
Perché la vita di Gloria è tutto fuorché perfetta, ma la sua voglia di vivere e far fronte alle difficoltà la conducono in una quotidianità che oscilla tra solitudine e scoperta di emozioni nuove, come l’amore per Arnold, interpretato da John Turturro. Ed è proprio questo inaspettato sentimento che sconvolge il già precario equilibrio della donna, in un mix di emozioni contrastanti che fanno da sfondo alla sua voglia di non arrendersi al tempo che passa. Perché il continuare a ballare in una serata qualunque o lo sperare che una fuga romantica possano sopperire alle evidenti differenze caratteriali, allo stesso tempo un punto di forza e di debolezza: forza per non abbattersi, debolezza per non riconoscere i propri limiti. E allora ecco che Gloria Bell riesce nell’intento di regalarci, con sottofondo una colonna sonora anni Ottanta, uno strascico di vita di una donna e della sua umanità, con i suoi pregi e difetti, proprio per ricordarci che la vita stessa è una canzone in continuo ascolto, che può fermarsi per qualche secondo, anche ripetersi, ma che comunque, in un modo o nell’altro, andrà avanti.
Gloria Bell [id., USA/Cile 2018] REGIA Sebastián Lelio.
CAST Julianne Moore, John Turturro, Caren Pistorius, Michael Cera, Brad Garrett, Holland Taylor.
SCENEGGIATURA Sebastián Lelio, Alice Johnson Boher. FOTOGRAFIA Natasha Braier. MUSICHE Matthew Herbert.
Drammatico, durata 102 minuti.