Arroccamenti
Al suo primo film girato in terra natia, il regista greco Costa-Gavras con Adults in the Room porta fuori concorso alla 76. Mostra del Cinema di Venezia un’opera che conferma la sua idea di cinema politico e militante.
Tratto dal libro omonimo dell’ex ministro delle finanze ellenico Yanis Varoufakis (anche consulente alla sceneggiatura), il titolo in questione racconta dal punto dell’economista greco le trattative svoltesi da gennaio a luglio 2015 tra il governo Tsipras e la Troika sul nuovo piano di aiuti al Paese. Un programma di salvataggio che l’esecutivo di Syriza voleva indirizzare su politiche sociali e di ristrutturazione del debito, mentre le altre istituzioni intendevano impostare in senso rigorista e neo-liberista, basato cioè sui tagli al welfare e sulla privatizzazione dei beni pubblici della Grecia.
Portare sul grande schermo temi economici come quelli appena citati è sempre potenzialmente rischioso, in quanto è arduo rendere comprensibili e minimamente spettacolari questioni complesse senza essere didascalici e televisivi. Tutte difficoltà che Costa-Gavras riesce fortunatamente a superare grazie soprattutto a una sceneggiatura che si concentra più sugli aspetti politici che su quelli finanziari, questi ultimi spiegati in modo chiaro e veloce in una breve sequenza del film.
E se da un lato la scelta del cineasta greco rende la narrazione molto dinamica perché basata sugli intrighi e sui colpi di scena tipici di una trattativa fatta di tattiche e doppiogiochismi alla House of Cards, dall’altro riesce a centrare il punto essenziale della vicenda: la chiusura pregiudiziale e tutta ideologica della Troika. Infatti, similmente all’esercito di J’accuse di fronte alle scrupolose indagini di Picquart, qui le istituzioni europee e internazionali si arroccano per difendere le loro posizioni cercando di stroncare sul nascere una diversa idea di Europa – in quel momento rappresentata dalla sinistra di Tsipras e Varoufakis –, vista fin dall’inizio come una minaccia allo status quo da fermare o domare immediatamente.
Tutti elementi tematici e narrativi portati avanti con ironia da uno script che descrive con toni umoristici diversi personaggi e situazioni (dalle indecisioni di Tsipras all’abbuffata di un funzionario tedesco passando per i guai estetici di Varoufakis) e supportati da una regia al tempo stesso classica e dinamica, ricca di idee e movimenti di macchina, anche se non priva di forzature e ingenuità, come un occasionale e raffazzonato montaggio analogico e il metaforico balletto finale, piuttosto incoerente con lo stile lineare del film. Limiti che comunque non intaccano il buon risultato complessivo, che – anche tenendo conto delle difficoltà insite nel progetto – è sicuramente felice per impostazione generale e ritmo narrativo.
Adults in the Room [id., Francia/Grecia 2019] REGIA Costa-Gavras.
CAST Christos Loulis, Alexandros Bourdoumis, Ulrich Tukur, Daan Schuurmans, Christos Stergioglou.
SCENEGGIATURA Costa-Gavras (tratta dal libro omonimo di Yanis Varoufakis). FOTOGRAFIA Yorgos Arvanitis. MUSICHE Alexandre Desplat.
Drammatico, durata 124 minuti.