Un Natale per i piccoli (schermi)
“Che strano, stranissimo Natale” dice Babbo Natale, in un classico libro per bambini di Richard Scarry (La notte prima della notte prima di Natale), quando vede che la città e le case non sono ancora addobbate per la santa notte. In un anno in cui i cinema sono chiusi e le persone non possono affollarsi a vedere film d’animazione o commedie familiari, viene da dire la stessa cosa. Soprattutto per quanto riguarda i film animati, però, la vera battaglia si è trasferita – e non da quest’anno – sulle piattaforme streaming.
Certo, il 2020 è l’anno del cambiamento assoluto e la prova viene da Disney+ che ha di fatto cambiato le regole del gioco, in modo forzato ma maliziosamente strategico, incorniciando le feste con due pezzi da 90 dell’annata animata.
Soul in arrivo il 25 dicembre e Onward il 6 gennaio (dopo la sua uscita in sala del 19 agosto scorso), entrambi targati Pixar ed entrambi “declassati” alla visione casalinga causa pandemia, che seppure con vari entusiasmi critici mi paiono girare attorno ai soliti temi e teorie della casa, ovvero il rapporto con la morte e la ricerca di una commozione adulta e adolescenziale attorno a viaggi ed esplorazioni avventurose.
Due film in ogni caso di grande impatto visivo che sembrano poco settati sulle coordinate del piccolo schermo, come invece è Lego Star Wars Holiday Special, mediometraggio in animazione digitale (come tutta la serie Lego Star Wars) che parte dal famigerato speciale natalizio del ’78 e lo rielabora con i personaggi della nuova trilogia, anzi fa il punto sull’intera saga cinematografica andando a ripescare momenti classici e controversi, rileggendoli con l’umorismo sfrenato a cui i film Lego ci hanno abituato. Qui però è un gioco per fan accaniti e, nonostante la breve durata, la noia rischia di emergere presto.
Non riesce a far fronte a questo strapotere commerciale e d’immaginario Netflix, che se l’anno scorso aveva fatto centro con il bel Klaus quest’anno vorrebbe giocare proprio sul terreno Disney con Over the Moon, diretto da uno storico animatore della casa di Topolino, Glen Keane, e che vorrebbe ibridare il classico film con canzoni all’avventura ipercolorata e caciarona targata Pixar: ne viene fuori un film stantio, fuori tempo e fuori luogo, che sfrutta corrivamente i gusti dei bambini, ipnotizzandoli con brutte canzoni pop e colori fluo. Meglio allora, Spongebob – Amici in fuga, giunto sulla piattaforma in seguito alla cancellazione dell’uscita al cinema, che pur abbassando le ambizioni dei film precedenti si dedica a un pubblico più infantile del solito senza sfruttarlo cinicamente, cercando di costruire un racconto e delle gag ad altezza di bambino.
Assente Prime Video (se si esclude Lupin III – The First che però aveva avuto un brevissimo passaggio in sala a febbraio), il meglio di questo Natale animato in streaming viene da AppleTv+ che presenta non solo il miglior film animato dell’anno, ma anche una delle migliori opere in generale: Wolfwalkers, diretto da Tomm Moore e Ross Stewart, continua l’esplorazione dei registi e dello studio Cartoon Saloon nel folklore irlandese e di possibilità alternative di fare animazione contemporanea. Tutto disegnato a mano e animato secondo tradizione senza apparire vetusto, il film gioca su forme e colori in modo semplice e inventivo e dà soddisfazione allo spettatore di ogni età grazie alla gioia realizzativa che da esso traspare, dal gusto nel tratto, nel colore, nelle geometrie che diventano personaggi e storie appassionanti, realizzati con la tensione, lo spettacolo, la cura del grande cinema. Il modo migliore per passare il Natale con un film assieme ai bambini, e anche per avere un pizzico di nostalgia della sala, dove in ogni caso Wolfwalkers non sarebbe arrivato.