DVD – USA 2009
Un film con Kevin Costner
Che l’adolescenza sia un bel casino, già si sapeva. Se poi si viene posseduti da un antica razza di mostruose semi divinità che vivono in bizzarri tumuli sepolcrali, beh, la faccenda si complica.
E’ ciò che accade alla giovane Louisa, da poco trasferitasi con il fratellino Sam e il padre John, fresco di divorzio, in una casa isolata tra i boschi del South Carolina, già teatro di sparizioni e morti misteriose, che ovviamente l’agente immobiliare si era “dimenticato” di riferire al momento dell’acquisto. Così, oltre al solito ribellismo isterico adolescenziale, John si troverà a gestire malamente una figlia dagli istinti sempre più violenti e inquietanti, arrivando a chiedersi “fino a che punto può spingersi un padre per proteggere i propri cari?”.
Quest’ultima è anche la frase di lancio di The New Daughter, opera prima di Luis Berdejo – già sceneggiatore dell’interessante [Rec] e del tronfio Imago Mortis – un piccolo film che gioca la carta dell’horror per parlare del passaggio dall’infanzia all’adolescenza, con atmosfere alla Shyamalan e un po’ troppa serietà. Sono infatti l’accademico rigore della regia, la fredda fotografia standardizzata, la musica minimalista poco incisiva di sottofondo, a rimanere nella memoria dopo la visione del film. Cioè nulla.
The New Daughter è il tipico film che si ricorda solo per i nomi in gioco. Uno in particolare: Kevin Costner, perfetto nel ruolo dell’insicuro padre in crisi esistenziale, scrittore che non scrive e che fa ricerche su Google per saperne di più sui tumuli sepolcrali. Ci sono altri nomi già sentiti: Ivana Baquero, protagonista de Il labirinto del Fauno, nella parte di Louisa, monoespressiva per buona parte del film, e il piccolo Gattlin Griffith, celebre per essersi fatto rapire in Changeling, che tiene abilmente testa al rodato Costner impersonando Sam.
Attori che meritavano una sceneggiatura migliore. Quella scritta da John Travis cammina incerta sul filo del ridicolo involontario, e si mantiene miracolosamente in equilibrio riproponendo costantemente la buona idea di partenza, il parallelo tra problemi adolescenziali e possessione demoniaca, mescolando continuamente topos dell’horror e del teen drama. La regia, corretta e rigorosa, ma troppo fredda e compiaciuta, smorza il coinvolgimento dello spettatore e non corre rischi con le censure: le rare sequenze macabre vengono risolte fuori campo con un tripudio di urla e ruggiti animaleschi, presenti tra l’altro durante tutto il film e usati banalmente come “rompisilenzio” improvvisi nelle scene di tensione. Non bastano certo delle urla al momento giusto per trasmettere qualche brivido, e la mancanza di un supporto orrorofico visivo, se da un lato evita al film il rischio di crollare nel baraccone, dall’altro smorza il ritmo del racconto, che procede a tentoni verso un finale d’azione improvviso e affrettato, quasi fosse inventato su due piedi quando non si sapeva più dove andare a parare in fase di sceneggiatura.
L’essere del tutto innocuo sia nelle tematiche che nella messa in scena, e il presentarsi in una confezione tirata a lucido con un Kevin Costner in omaggio, rendono The New Daughter materiale perfetto per I Bellissimi di Rete4 o Il Grande Cinema di Rai1, un docile tappabuchi del palinsesto estivo con superstar hollywoodiana, di gran lunga più digeribile di molta altra spazzatura vomitata dal decoder. Finché qualche tv in chiaro non ci metterà sopra le mani, The New Daughter è attualmente in programmazione su Sky Cinema, ma è reperibile anche in dvd.