INEDITO – FRANCIA 2009
Un Edipo al contrario on the road
Un uomo e una donna seduti in un auto parcheggiata lungo il viale di un quartiere residenziale. Mentre lei si agita, grida, lui rimane immobile e impassibile, senza espressione. Con freddezza e distacco estrae dalla tasca una pistola e si spara alla testa.
Testimone della scena è il piccolo Sam, loro primogenito di otto anni, che da quel momento dovrà fare i conti con questa immagine scioccante e traumatica e con le conseguenze drammatiche che una simile tragedia avrà sulla sua vita e sulla sua famiglia.
Ora Sam (Yannick Rénier) ha 27 anni e ha deciso di intraprendere un viaggio verso Toledo, Spagna, passando per il Sud della Francia, a bordo della sua vecchia Ford. Durante il tragitto incontra e conosce per caso Léa (Léa Seydoux), ragazza seducente e dal fascino lolitesco, che da poco ha scoperto di essere incinta ma che continua a bere e fumare come se nulla fosse, il fratello di Léa, Mathieu (Theo Frilet), gay romantico e sensibile che da subito si innamora di Sam e cerca in tutti i modi di conquistarlo, e successivamente Jeremie (Pierre Perrier).
Mathieu riprende quasi tutto il viaggio con la sua videocamera digitale, dando così vita a un vero e proprio film nel film, e alla lunga riesce a fare breccia nel muro di silenzio e solitudine dietro cui si trincera Sam. Ma il loro amore sarà solo una breve parentesi nel lungo tragitto che Sam deve percorrere per affrontare a viso aperto e superare una volta per tutte i fantasmi del proprio passato.
Il giovane regista e sceneggiatore francese Sébastien Lifshitz mette in scena con bravura e con stile piacevolmente minimalista una storia, per sua stessa ammissione, “semplice, persino banale”. D’altra parte erano semplici anche le storie che stavano alla base dei precedenti Quasi niente e Wild Side, dei quali alcune atmosfere, sequenze (come la bellissima e passionale scena di sesso tra le dune di sabbia) e temi (il passato che ritorna, la famiglia, il viaggio come passaggio e crescita interiore) sono presenti anche in Plein Sud, a riprova di un preciso percorso autoriale. Lifshitz rimane incollato ai corpi e ai volti bellissimi e perfetti dei suoi giovani protagonisti, si lascia sedurre dalla tensione erotica che sprigionano e rapire dallo splendore di panorami e paesaggi. Al viaggio fisico e interiore di Sam alterna i flashback che ricostruiscono il suo passato doloroso e difficile da cui dovrà inevitabilmente affrancarsi per poter andare avanti come hanno fatto gli altri membri della sua famiglia, compresa quella madre tanto amata e detestata, splendidamente interpretata da una superba Nicole Garcia.
Presentato nel 2010 nella Sezione Panorama della Berlinale e al Festival MIX Milano, Plein Sud era stato fino ad ora ingiustamente ignorato dalla distribuzione italiana. Lode quindi alla Queer Frame che fortunatamente non se lo è lasciato sfuggire e, per ora, lo distribuisce in streaming e download a pagamento, prossimamente anche in dvd.